«L’immunità di gregge non si raggiungerà. Ma non è un fallimento, è una caratteristica intrinseca del virus con cui abbiamo a che fare».
Così il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, in un’intervista al ‘Fatto Quotidiano’ spiegando che «i coronavirus, non solo il Covid-19, non determinano immunità per la vita. Ci si può infettare se gli anticorpi prodotti dalla guarigione si esauriscono o quando scade la copertura vaccinale».
Ma «il vaccino è l’unica via di uscita. Il punto di equilibrio è garantire la possibilità che la maggior parte della popolazione sia immunizzata nell’arco di 9-12 mesi», ha sottolineato l’esperto.
Secondo Pregliasco «ci sarà bisogno di una terza dose. Primo perché è una forma di sovranità vaccinale, strategica per la sicurezza, che gli Stati torneranno a esercitare, secondo perché – nell’ottica futura di una pandemia che prima o poi sarà endemica – il vaccino anti Covid potrà essere come quello dell’influenza, ossia solo per i più fragili».
Quanto al sistema degli hub, «è stato una scelta utilissima in termini di efficienza una catena di montaggio che ha permesso di soddisfare il desiderio di chi voleva vaccinarsi. Ora temo che la curva abbia raggiunto un plateau».
Capitolo no-vax: secondo Pregliasco esiste «uno zoccolo duro ideologizzato con cui la distanza è incolmabile. Poi ci sono i dubbiosi, alcuni dei quali si sono decisi grazie al green pass. Perché diciamolo, il certificato rompe le scatole, è una forma di incentivo alla vaccinazione, una scelta politica che è una spinta, poiché l’obbligatorietà non è facilmente percorribile».
«La situazione in questo momento sembra essere arrivata a plateau e nel prossimo futuro assisteremo a una lenta discesa, ma poi la riapertura delle scuole, il ritorno al lavoro e alle attività in generale e l’inverno avranno il loro peso» sulla risalita dei contagi, secondo Pregliasco.
Tre dosi di siero all’anno? Ma stiamo scherzando? In Italia abbiamo dati covid completamente diversi rispetto a paesi esteri, chi mente?
Soprattutto, un vaccino che era sperimentale, divenuto magicamente approvato per urgenza (o per qualche milionata distribuita a pioggia?)
Non ha un ente ufficiale che monitorizza le reazioni avverse in maniera sistematica? Ci sono migliaia di testimonianze di persone che se la sono vista brutta e che non sono state segnalate, devono provvedere di persona a farlo con una procedura niente affatto semplice. Fatevene una ragione, ogni partito nel governo inclusa la ridicola e falsa opposizione di ‘Meloni detta Aspen’ è morto, sepolto. E se li rivotiamo moriremo anche noi, o di fame o di overdose di qualsiasi cosa renda oltre il 2400% come rende questo vaccino….
Pregliasco lei veramente e come Bassetti.Perche’non potenziate le cure normali invece di dire che non funzionano soprattutto le monoclonali?Poi quando il vaccino sarà più sicuro visto che ha fatto morire comunque un sacco di persone e guarda caso nessuno di voi ne parla le cose si possono aggiustare.