Caso Durigon, Toninelli: «Non caschiamoci. Questa faccenda è tutt’altro che chiusa»

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«Non caschiamoci. Il leghista ed ex sottosegretario all’Economia Durigon vuole farci credere che si è dimesso solo per certe frasi su Mussolini e non per le pesanti inchieste di Fanpage.it. I cittadini però stanno ancora aspettando i chiarimenti che meritano e per questo abbiamo depositato una interrogazione parlamentare. Questa faccenda è tutt’altro che chiusa!»

Così in un post su Facebook il senatore del Movimento 5 Stelle, Danilo Toninelli.

Guarda il video:

Dimissioni Durigon, Conte: «Abbiamo insistito perché la buona politica non può esistere se separata dall’etica pubblica»

«Sono finalmente arrivate le dimissioni del sottosegretario Durigon. Come Movimento 5 Stelle avevamo prontamente denunciato l’incompatibilità con la permanenza nell’incarico di governo per chi aveva proposto di rimuovere l’intestazione del parco pubblico di Latina alla memoria di Falcone e Borsellino per restituirlo alla memoria del fratello di Benito Mussolini».

Lo ha scritto in un post su Facebook il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

«Abbiamo insistito per questa soluzione non per accanimento nei confronti della persona, ma perché la buona politica non può esistere se separata dall’etica pubblica. Chi ricopre funzioni di governo non può calpestare la memoria delle vittime della lotta alla mafia e disconoscere il fondamento antifascista della nostra Costituzione repubblicana. Il Movimento 5 Stelle sarà sempre impegnato a mantenere alta la soglia dell’ethos pubblico, perché questa è la necessaria premessa affinché i cittadini possano nutrire fiducia nelle istituzioni», ha concluso.

«Le dimissioni di Claudio Durigon dall’incarico di sottosegretario del Ministero dell’Economia sono un atto doveroso. Il MoVimento 5 stelle da tempo chiedeva all’esponente della Lega di fare un passo indietro. Nella lettera in cui annuncia le ragioni delle dimissioni Durigon si sofferma soltanto sull’effetto boomerang causato dalle parole pronunciate il 4 agosto durante un comizio con cui chiedeva che il parco di Latina, ora dedicato a Falcone e Borsellino, tornasse a essere intitolato ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce».

È quanto si legge in un post sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle.

«Ma non dobbiamo dimenticare che Durigon è stato protagonista anche di altri comportamenti poco rispettosi del suo ruolo istituzionale.
Impossibile non ricordare come, in un video realizzato da Fanpage, a proposito dell’inchiesta sui fondi della Lega, lo stesso Durigon avesse dichiarato: ‘Quello che indaga della Guardia di Finanza, il generale… lo abbiamo messo noi, per questo siamo tranquilli’. Anche per quella clamorosa gaffe riteniamo dunque sacrosante le sue dimissioni dal ruolo di Governo», conclude il post.

1 COMMENT

  1. le dimissioni per quella insignificante battuta su Arnaldo Mussolini è una mossa astuta per coprire la confessione spontanea degli intrallazzi di palazzo “‘Quello che indaga della Guardia di Finanza, il generale… lo abbiamo messo noi, per questo siamo tranquilli”, chiaro che di fronte a tale ammissione sul sistema politico delle ingerenze e raccomandazioni ci saranno approfondimenti, eventuali abusi di potere e altro per una denuncia, quindi, meglio scaricarlo prima con una scusa quel macigno che potrebbe portare a fondo la Lega.

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