Prosciutto cotto, maxi richiamo per rischio listeria: ecco le marche che lo vendono

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Rappel Conso, il sito francese di avviso sui prodotti pericolosi, ha allertato i consumatori sul sospetto della presenza di listeria nelle vaschette di prosciutto Herta, vendute in molte marche.

Si tratta di vaschette di prosciutto “Le Bon Paris à étouffée – 6 fette”, attualmente in fase di ritiro dai negozi, commercializzate tra il 25 e il 27 agosto 2021 e la cui data di scadenza è fino al 22/09/2021. È un prodotto venduto da molte catene di supermercati, tra cui Système U, Leclerc, Monorpix, Metro, Leader Price, Intermarché, Francap, Atac, Schiever, Carrefour, Casino e Franprix.

La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti (tossinfezioni alimentari). Evidenze della malattia sono descritte fin dalla fine dell’800 in diverse specie animali, ma il primo caso umano di listeriosi è stato riportato nel 1929, e il primo caso perinatale nel 1936.

Nei Paesi occidentali, la listeriosi si sta rivelando sempre più un problema di sanità pubblica. È relativamente rara ma si può manifestare con un quadro clinico severo e tassi di mortalità elevati soprattutto in soggetti fragili quali neonati, anziani, donne gravide e adulti immuno-compromessi. Negli ultimi anni, si sono verificate frequenti epidemie, soprattutto in seguito alla distribuzione di cibo contaminato attraverso le grandi catene di ristorazione.

La dose infettiva di Listeria non è certa, infatti il rischio di sviluppare la malattia si ha anche con bassi livelli di carica batterica, anche se la maggior parte dei soggetti adulti in buona salute non presenta alcun sintomo dopo il consumo di alimenti contaminati o può presentare sintomi gastroenterici quando la contaminazione è molto elevata. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione (ed è autolimitante nei soggetti sani), a quella invasiva o sistemica.

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