“In un Paese avanzato lo stile di sanità pubblica che interviene in maniera indiscriminata con una terza dose a tutti mi lascia perplesso. C’è da capire cosa è successo nelle persone che hanno avuto una vaccinazione completa, ma che versano in determinate condizioni che potrebbero implicare una minore capacità di risposta: in questi casi c’è da domandarsi se una terza dose abbia un’efficacia”.
Massimo Galli, docente di Malattie infettive all’università Statale e primario al Sacco di Milano, si è espresso così a “L’aria che tira” su La7 in merito alla terza dose del vaccino.
Secondo l’infettivologo l’attuale versione del vaccino anti-Covid andrebbe aggiornata: “Stiamo parlando di un grandissimo vaccino, che ci proteggerà da un’ulteriore pesante ondata. Ma resta un vaccino impostato su un virus che circolava a Wuhan nel 2020. Adesso bisognerebbe costringere le case farmaceutiche a lavorare su una vaccinazione che vada bene per una variante che in questo momento ha preso quasi l’esclusiva”.
«Il discorso da fare è lavorare e costringere le cause farmaceutiche a fare un vaccino che copra una variante ormai dominante. Con la ricerca siamo riusciti a individuare e dividere già 4-5 modalità differenti di risposta all’infezione e al vaccino. E si è visto che raramente i vaccinati che si infettano, manifestano sintomi del Covid», ha spiegato l’infettivologo.
Alla domanda se l’immunologo americano Anthony Fauci sia stato obiettivo a prevedere un’uscita dalla pandemia per la primavera 2022, il professor Galli ha risposto: «Ne dubito. Non sono d’accordo, questa volta credo che Fauci sia stato fin troppo ottimista. I paesi che hanno vaccinato molto vivranno un possibile e importante spartiacque nella primavera 2022 però abbiamo tanti paesi in cui la vaccinazione non è arrivata ed è un dramma. Non avremo la soluzione del Covid in un solo paese o solo in quelli ricchi. I vaccini che devono rispettare la catena del freddo non si prestano a facilitare le inoculazioni, attenzione quindi a sparare su altri come AstraZeneca. Lo sapete che è il più utilizzato al mondo?! Più di 160 paesi contro i 100 di Pfizer».
PER ME è GIUSTO QUELLO CHE DICE IL PROF. MASSIMO GALLI.
bisogna valutare l’efficacia. BUON LAVORO.