Reddito di Cittadinanza, D’Uva (M5S): ‘Secondo Salvini, Renzi e Meloni, i nostri giovani preferirebbero rimanere sul divano, ma i dati li smentiscono clamorosamente’

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“Negli scorsi mesi alcune forze politiche hanno lanciato allarmi sulla mancanza di lavoratori stagionali. La colpa? Del Reddito di cittadinanza, ovviamente. Secondo Salvini, Renzi e Meloni, i nostri giovani preferirebbero rimanere sul divano piuttosto che lavorare perché resi pigri e svogliati dal Reddito di cittadinanza. Questo non è vero e i dati li smentiscono clamorosamente”.

Lo ha scritto Francesco D’Uva in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.

“Dall’INPS, infatti, ci arrivano numeri eloquenti: quest’anno si è registrato un aumento di 142 mila contratti regolari stagionali. Si tratta del dato più alto dagli ultimi otto anni, pari a quasi il doppio rispetto al 2017 e 50mila in più rispetto al 2018. Sono dati inconfutabili che provano che il Reddito di cittadinanza non sia un ostacolo al lavoro stagionale regolare, sia per i giovani lavoratori e sia per gli imprenditori” ha affermato il deputato del Movimento 5 Stelle.

Anche la deputata del Movimento 5 Stelle Conny Giordano, è intervenuta sul tema in un post su Facebook: “Ancora una volta, le bugie sul reddito di cittadinanza hanno le gambe corte. Secondo i dati dell’INPS, a maggio del 2021 sono stati stipulati 142mila contratti stagionali. Nel 2018, senza il rdc, ne erano stati somministrati poco più di 90mila. L’anno prima, 78mila”.

“Per mesi abbiamo sentito la solita litania dei giovani che non vogliono lavorare, dei sussidi che sarebbero diseducativi. La verità resta sempre la stessa: se si offrono contratti regolari, i giovani sono prontissimi a mettersi in gioco!” ha concluso Giordano.

In un post sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle, si legge: “Durante la pandemia il Reddito di cittadinanza, il più grande investimento nella lotta alla povertà che sia stato fatto in Italia dal Dopoguerra ad oggi, ha rappresentato un vero argine alla crisi sociale del Paese. Una misura di civiltà che ha raggiunto 3,7 milioni di cittadini (1,8 milioni di famiglie), di cui 1,3 milioni di bambini e ragazzi e 450mila persone con disabilità”.

“Dietro a questi numeri ci sono le storie di tante persone che per anni la vecchia politica ha ignorato e a cui ha voltato le spalle.
Chi oggi attacca in modo sguaiato questo strumento evidentemente non ha mai incontrato una famiglia beneficiaria e non sa di cosa parla.
Il MoVimento 5 Stelle sta lavorando per migliorare il Reddito di Cittadinanza ma c’è bisogno che tutti, a tutti i livelli, collaborino.
Basta negligenti ritardi come quelli che, a due anni dall’entrata in vigore della legge istitutiva del Rdc che prevede un Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’impiego e delle politiche attive, al 31 marzo scorso vedevano i Cpi di dieci Regioni (8 governate dal Centrodestra e due dal Pd) ancora senza nuovi operatori assunti. Chi di dovere si rimbocchi le maniche e faccia il proprio dovere invece di perdere tempo in chiacchiere inutili. Una cosa è certa: non permetteremo a nessuno di guadagnare credito verso un certo pezzo di potere sulla pelle dei poveri” conclude il post.

1 COMMENT

  1. quei tre in un Paese normale non troverebbero lavoro nemmeno come custodi di un cimitero, perché casinisti, arroganti, presuntuosi soprattutto opportunisti e speculatori sul dolore degli esseri umani.

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