Gratta e Vinci rubato, il figlio del tabaccaio: «Non c’entriamo niente, insultati anche i miei figli»

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«Quanto vale la vita, la serenità di una persona, più o meno di 500mila euro?».

Sono le parole ripetute in continuazione da Salvatore Scutellaro, figlio di Gaetano, il tabaccaio che ha sottratto il gratta e vinci all’anziana sabato scorso.

Mentre prepara il caffè, nel bar che si trova accanto alla tabaccheria diventata tristemente famosa negli ultimi giorni, Salvatore racconta a Fanpage.it: «Io solo questo faccio».

«Visto e considerato che anche stamattina i giornali mettono in bocca parole che non ci appartengono, ci vogliono far dire cose che non sono veritiere, tra domande e interviste, non siamo in grado di dire quale sia la verità o il falso. Noi siamo estranei a questa cosa, la Procura sta facendo delle indagini che daranno sicuramente un riscontro. Comunque sia il fatto noi non entriamo in questa vicenda», ha detto ancora Scutellaro, chiedendo che la sua famiglia sia lasciata in pace, e lanciando un appello alla Federazione dei Tabaccai, perché non siano lasciati soli: «Vogliamo solo lavorare, non c’entriamo niente in questa vicenda».

Guarda il video:

L’anziana del gratta e vinci rubato a Napoli: Così il tabaccaio mi ha fregato il biglietto»

«Inizialmente non riuscivo a credere che tale vincita da 500mila euro fosse reale e per tale motivo, dopo aver riletto le istruzioni, chiedevo al ragazzo che lavorava all’interno del negozio di tabaccaio di verificare la vincita, cosa che lo stesso faceva passando il biglietto vincente attraverso lo scanner per la verifica delle vincite».

La donna di 70 anni che è stata rapinata di un Gratta e Vinci da 500mila euro dal tabaccaio Gaetano Scutellaro a Napoli ha raccontato in un verbale come sono andate le cose.

Dopo alcuni minuti giungeva all’interno della tabaccheria il proprietario dell’attività, che si chiama Gaetano, che si faceva consegnare il biglietto vincente per poter a sua volta verificare la vincita», si legge ancora nel verbale della donna, che adesso è agli atti del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. «Quell’uomo mi ha chiesto di aspettare all’interno dell’attività dicendomi che sarebbe tornato subito».

L’anziana ha aspettato due ore che tornasse, poi ha contattato il nipote: «In quei frangenti, visti i momenti concitati e l’emozione per la vincita, non mi rendevo conto di nulla e non riuscivo a bloccare il signor Gaetano, che saliva a bordo di uno scooter portando con sé il ticket vincente e dirigendosi verso Santa Teresa degli Scalzi, senza più far ritorno alla ricevitoria», ha detto.

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