“Contagi sottostimati? Sono i numeri a dirlo, abbiamo in media 50 morti al giorno per 10 giorno, facendo dei calcoli molto semplici dovremmo avere 25mila casi al giorno”.
Lo ha detto il professor Andrea Crisanti,direttore di microbiologia dell’università di Padova, in collegamento con il programma di Canale 5, Morning News.
Sui nuovi lockdown, ha osservato: “Dipende dall’impatto sociale della pandemia e si misura con l’impegno delle strutture sanitarie e sul numero dei decessi, la notizia buona è che le vaccinazioni hanno un impatto positivo sulla malattia grave e sui morti, la notizia meno buone è che i dati di Israele ci dicono che il vaccino dopo pochi mesi perde la sua efficacia”. Dunque “bisognerebbe evitarli e soprattutto tenere la scuola aperta, tre anni di Dad sarebbero devastanti”.
Sulla terza dose, ha fatto sapere: “I vaccini hanno durata limitata, attorno ai 6-8 mesi e questi vaccini sono meno efficaci contro le varianti che circolano adesso, oppure potrebbe essere una combinazione delle due. Fra un mese e un mese e mezzo avremo abbastanza dati per capire se la terza dose fa tornare l’immunità. Tutte le decisioni di sanità pubblica devono essere basate sui dati e non su risposte emotive. Mi sorprendo che l’Aifa abbia deciso la terza dose, in quanto di solito si tratta di una procedura delle aziende che producono il vaccino, l’Aifa non può agire in maniera indipendente. Se si vuole rasserenare la popolazione e che si ha una terza dose e che si è pronti ad approvarla va bene, ma questo è diverso dal dire che abbiamo tutti i dati per giustificare il richiamo”.
In studio è stato mandato in onda un servizio di Salvini che dice che toglie la mascherina perché ha fatto la seconda dose: “Salvini toglie la mascherina dopo la seconda dose? Non ha capito nulla perché ha fatto la seconda dose ‘stamattina’, ma questa è politica. Io sono stupito che a 18 mesi circa dall’inizio della pandemia molti politici non sono ancora in grado di veicolare messaggi di sanità pubblica che aiutino la popolazione a capire, indipendentemente dal colore”.
In merito green pass, ha detto: “non è uno strumento di sanità pubblica, non serve per creare ambienti un po’ più sicuri ma solo per indurre a vaccinare”.
Sullo studio sui monoclonali allo Spallanzani, l’esperto ha affermato che “hanno grossi problemi e dei limiti, sperimentazione inutile? Non conosco esattamente i dettagli ma sulla base dell’esperienza di più di 6 mesi di monoclonali utilizzati, si può dire che hanno un effetto molto limitato e in più non funzionano contro le varianti, ma non è che lo dico io adesso come notizia, la comunità scientifica è consapevole”.
Probabile che Salvini abbia provocato , visto la decisione di togliere la mascherina nelle aule delle scuole. Diverse volte ha detto che il vaccino non da certezza di non essere contagiati o di non contagiare altri. Sarebbe giusto quando ci sono assembramenti fare il tampone a vaccinati o no. Se nel gruppo si è tutti negativi la sicurezza è quasi certa con il solo vaccino NO! Tamponi rapidi e non chiusure a chi è in salute ,tutti tamponati tutti negativi dove sta il problema?