Raffa (M5S): ‘Cari giornalisti i bonus ai lavoratori non c’entrano niente con il reddito di cittadinanza’

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“Continua la confusione. I bonus per stagionali (e altri) non sono il reddito di cittadinanza (r.d.c). Se qualcuno, come scrivono, rifiuta di lavorare lo fa per non perdere i bonus non il reddito di cittadinanza che non c’entra niente. Cari giornalisti prepariamo un disegnino e ve lo mandiamo?”.

Così Angela Raffa in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.

“Ancora titoli ‘Produttori di vino alla ricerca disperata di stagionali. Vogliono essere retribuiti in nero per non perdere il reddito di cittadinanza’. I bonus ai lavoratori non c’entrano niente con il r.d.c. Quelli attuali li ha dati il governo Draghi. Ministri Garavaglia al turismo e Giorgietti allo sviluppo economico. Se nel decreto sono scritti male, dovreste attaccare loro” ha affermato la parlamentare del Movimento 5 Stelle.

“Da 2 giorni incontro imprenditori del turismo. Il 99 per cento delle problematiche riguarda altro (e ci stiamo lavorando). Dei bonus qualcuno si è effettivamente lamentato, ma nessuno del reddito di cittadinanza. Chi richiede il r.d.c. ha più di 40 anni, non lavora da tempo, la stagione scorsa non stava a lavorare negli alberghi… ma avete letto i requisiti che servono? Sono persone in situazioni difficili, se potessero correrebbero a lavorare per uno stipendio vero” inoltre “gli imprenditori che si lamentano sui giornali scommetto li troveremo candidati. Oppure sono rappresentanti di Confindustria che vogliono prendersi questi 7 miliardi. Anzi 10. 7 sono quelli che spendiamo, lo stanziamento è di 10. Poi ci penseranno Agnelli e Briatore ad aiutare la povera gente” ha sottolineato.

“Prendersela con gli stagionali ‘poltroni od approfittatori’ è da meschini. Io rivendico il lavoro fatto nella prima fase della pandemia, quando ci siamo letteralmente “inventati diritto ed interpretazioni” per riuscire ad estendere il bonus pure a tantissimi lavoratori che erano ‘di fatto’ stagionali ma con contratto diverso (ed alcuni sono rimasti lo stesso esclusi). Lo ripeto: il problema in Italia non sono i sussidi ma gli stipendi da fame. A giugno doveva arrivare la riforma fiscale. Ancora aspettiamo. Che dite? Introduciamo il salario minimo ed abbassiamo le tasse che le aziende pagano per i dipendenti (questo si che aiuterebbe le imprese sane)” ha concluso l’esponente pentastellata.

1 COMMENT

  1. Condivido raf questi se la prendono con quelli che non la forza di alzare la testa x mantenere una famiglia .xche sono dei sciacalli?

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