Riporta l’ANSA: «Violenze e disparità di trattamento su base razzista. Sono particolari emersi dopo il fermo di cinque presunti scafisti egiziani fermati ieri sera dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di finanza, per lo sbarco dei 530 immigrati a Lampedusa il 28 agosto scorso».
«Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Agrigento, gli immigrati, che già avevano subito ripetute violenze nei campi libici, venivano stipati nella imbarcazione anche sulla base della nazionalità riservando i posti peggiori ai non magrebini. Durante la traversata coloro che stavano sottocoperta, in assenza di acqua e in difficoltà respiratorie, venivano picchiato con dei tubi di gomma e con cinture ad ogni minima protesta. La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, contesta ai cinque fermati il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante di avere sottoposto i migranti a ” trattamento inumano e degradante”», si legge sul sito web dell’agenzia.
Migranti: scafisti ‘razzisti’, stipati in nave per nazionalità. Cinque egiziani fermati da Ps e Gdf per maxi sbarco a Lampedusa | #ANSA https://t.co/svXNOSak2y
— Ansa Sicilia (@AnsaSicilia) September 11, 2021
Il maxi sbarco di 530 migranti a Lampedusa, fermati 5 egiziani: sono gli scafisti https://t.co/dymFARZnN2 pic.twitter.com/CSwVONeFep
— AgrigentoNotizie (@ag_notizie) September 10, 2021
«Gli immigrati , che già avevano subito ripetute violenze nei campi libici, venivano stipati nella imbarcazione anche sulla base della nazionalità riservando i posti peggiori ai non magrebini», hanno spiegato gli inquirenti di Agrigento.
«Durante la traversata coloro che stavano sottocoperta, in assenza di acqua e in difficoltà respiratorie, venivano picchiati con dei tubi di gomma e con cinture di cuoio ad ogni minima protesta», hanno fatto sapere fonti investigative.
L’operazione coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio e dal pm Gianluca Caputo, è considerata «un primo importante riscontro alle indagini avviate immediatamente dopo lo sbarco in collaborazione con la Direzione distrettuale antimafia di Palermo», hanno riferito fonti della procura agrigentina.
« I 5 egiziani posti in stato di fermo sono da ritenere, in relazione alle peculiari modalità dello sbarco, i soggetti terminali di una verosimile organizzazione criminale operante in Libia specializzata nell’organizzazione della tratta di esseri umani. I 5, oltre a governare l’imbarcazione, avevano il compito» – informa una nota degli inquirenti – «di mantenere l’ordine e la disciplina a bordo anche ricorrendo a degradanti violenze fisiche».
Il maxi sbarco di 539 migranti a Lampedusa, torture e discriminazioni razziste https://t.co/1cEsgorTRZ pic.twitter.com/wBSvBWFLb9
— AgrigentoNotizie (@ag_notizie) September 11, 2021
Noi italiani vediamo arrivare dall’Africa, ragazzi neri in ottima forma fisica, ben vestiti, pulitissimi, con smartphone ultimo modello… c’è qualcosa di strano. Non sono migranti ma invasori