“Ho deciso di fare una diretta per parlare di uno degli argomenti più dibattuti, purtroppo in chiave polemica, di tutta l’estate: Reddito di Cittadinanza”.
Così Danilo Toninelli in un video pubblicato sul proprio profilo Facebook.
“Non sto difendendo niente. Voi siete consapevoli del fatto che il Movimento 5 Stelle fa proposte che servono ed è pronto ad intervenire per migliorarle, rettificarle e adeguarle. Non si difendono sempre e solo perché siamo noi ad averle proposte, è un video obiettivo” ha premesso l’esponente pentastellato.
“Parto da alcune storie di vita di persone che percepiscono il Reddito” si tratta di “inchieste molto interessanti che stanno facendo alcuni giornalisti del Fatto Quotidiano”. “Questa persona dichiara che era costretta ad accettare di tutto, addirittura in nero, e grazie al Reddito è uscita dal ricatto e ha un lavoro regolare” ha riportato Toninelli.
“Ce ne sono altre di storie” poi “ci sono i furbetti del Reddito di Cittadinanza” che sono “in percentuale minima” ma “anche sui furbetti si è intervenuto” infatti “avete mai sentito parlare di così tanti controlli incrociati tra Inps, forze di polizia, possessori di banche dati, che hanno permesso di beccare questi furbetti?” ha domandato il senatore del Movimento 5 Stelle.
“Nella norma che abbiamo inserito – ha precisato – ci sono pene detentive dedicate ai percettori che non hanno i requisiti per ottenerlo, oltre che sanzioni molto importanti”.
“La politica dei soliti Salvini, Meloni, Renzi, non ve la voglio nemmeno raccontare” ma ci sono altri come “Briatore, che ha sempre contestato il Reddito, e in un’importante inchiesta fatta in un suo importante locale, il Twiga” dove a detta sua non riusciva a trovare lavoratori stagionali, “risulta che il suo locale non abbia mai cercato lavoratori né al consorzio dei balneari né al centro per l’impiego e a giugno non gli serviva assumere nessuno” ha fatto sapere l’ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti.