Galli: «Sono i miei ultimi 40 giorni da primario, a 70 anni devo andare in pensione»

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«Non voglio andare in pensione, ma al compimento del settantesimo anno d’età, secondo la legge italiana, un professore va a casa. Sarà il mio ultimo anno in ospedale come primario? No, sono i miei ultimi 40 giorni».

Lo ha fatto sapere l’infettivologo del Sacco di Milano, Massimo Galli, ospite a L’Aria che tira, su La7.

«Ma voglio continuare a fare ricerca ci sono temi che voglio portare avanti», ha aggiunto.

L’esperto ha poi parlato della ripartenza della scuola e del problema dei trasporti pubblici: «L’impressione è che la situazione non sia molto cambiata», ha detto con riferimento ad autobus e metro.

«Servirebbe il green pass sugli autobus? E chi va a controllare se il green pass c’è o non c’è? Abbiamo poi una quantità di bambini e di adolescenti ancora non vaccinati. Al di là di questo, io sono del parere che più viene esteso il green pass e meglio è», ha affermato.

«Cinque ore di mascherina continuativa non ce la farei, i bambini hanno un altro tipo di polmoni diverso rispetto ai miei. Dubito fortemente che la mascherina in classe si possa portare per tutta la durata» delle lezioni. «Qualcuno ci sta 5 ore, altri 8 ore. Si mangia senza mascherina…», ha affermato ancora l’infettivologo, che per i prossimi mesi manifesta «non ansia e panico, ma attenzione al problema. La grande quantità di vaccinazioni ci autorizza a non aspettarci un’ondata come l’anno scorso».

Quanto alle varianti, Galli ha detto: «La variante Delta è così tosta, per quanto riguarda la capacità diffusiva, che è difficile ipotizzare»l’arrivo di un’altra variante in grado di imporsi.

«Se avessimo un vaccino tarato sulla variante Delta e avessimo l’obbligo vaccinale, ci troveremmo davanti ad un periodo libero o semilibero dalla presenza dell’infezione. Se però utilizziamo il vaccino attuale, che ha fatto veramente molto, togliamo il rischio di andare al cimitero ma non eliminiamo la circolazione del virus», ha spiegato.

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