All’interno del centro vaccinale di Camucia, per errore, sono state somministrate sei dosi di soluzione fisiologica al posto del vaccino anti Covid.
È accaduto il 15 settembre, l’allarme è stato dato 45 minuti dopo l’avvio del turno, e “in un’ora e mezzo tutti i pazienti erano stati avvisati”, ha dichiarato la dottoressa Anna Beltrano.
“Un errore umano – ha affermato Beltrano, direttrice del distretto sanitario della Valdichiana nonché responsabile della campagna vaccinale – fortunatamente non vi sono rischi di alcun tipo per la salute ma, nonostante ciò, comprendiamo bene la seccatura per gli interessati che, comunque, sono stati tutti contattati in tempi rapidissimi e rassicurati da me personalmente circa le conseguenze dell’accaduto. Mi fa piacere riscontrare la rapidità di intervento e la tempestività dei nostri operatori”.
Al momento del cambio turno, gli operatori sanitari in servizio al mattino hanno consegnato ai colleghi del pomeriggio tre siringhe già pronte del vaccino Pfizer (già diluito in apposita soluzione fisiologica) e la fiala vuota per il controllo del lotto da utilizzare in apertura di seduta pomeridiana. Mentre preparavano il materiale, prima di accogliere i cittadini prenotati, i sanitari di turno “per errore hanno aspirato la dose fisiologica che serve per la diluizione e anziché metterla nella fiala piena, l’hanno messa in quella vuota che serviva solo per il lotto. La fiala vuota era stata conservata per identificare in modo corretto il lotto della registrazione delle tre dosi già preparate, elemento fondamentale nelle operazioni di controllo”.
Al termine delle somministrazioni, l’infermiera ha contato le fiale e si è resa conto dell’errore. Immediato l’allarme che è arrivato direttamente alla direttrice Anna Beltrano la quale ha preso in carico tutte le cartelle dei nove cittadini e li ha contattati direttamente.
Secondo quanto riportato dalla Asl, dei 9 interessati, tre sono stati vaccinati in quanto hanno ricevuto le dosi già pronte e avanzate dal mattino di Pfizer, mentre gli altri sei hanno ricevuto soltanto la fisiologica. “Ma non siamo in grado di distinguerli senza prima fare i controlli del caso – ha spiegato la dottoressa Beltrano – è per questa ragione che abbiamo deciso di sottoporre tutti a test sierologico in modo tale da riscontrare la presenza di anticorpi tra un paziente e l’altro. I cittadini che si sono presentati al centro vaccinale dovevano ricevere tutti, ad eccezione di uno, la seconda dose di farmaco. Si tratta di cittadini di età che spaziano dai 30 ai 45 anni. Ciascuno è stato contattato telefonicamente da me e rassicurato in ogni aspetto. È evidente che l’inoculazione di fisiologica non comporta alcun rischio per la salute però comprendiamo il disagio. Per tutti stiamo inoltre provvedendo a redigere dei certificati per spiegare l’accaduto e con la stessa validità dei green pass. In questo modo intendiamo limitare per quanto possibile i disagi”.