Gaetano Azzariti, professore di diritto costituzionale alla Sapienza, in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, ha espresso un’opinione su un ipotetico secondo mandato per l’attuale presidente della Repubblica.
“Mattarella ha esercitato il suo mandato, rispetto a presidenti più esuberanti, con grande rigore istituzionale. In una legislatura travagliata come è stata questa – con tre governi e una pandemia di mezzo – alcuni passaggi sono stati assai complessi, persino discutibili”.
“Chiariamo: il rigore costituzionale non coincide con l’adesione a ogni scelta del Presidente. Ci sono state decisioni dal mio punto di vista non del tutto condivisibili, ma questo non toglie nulla al giudizio generale sull’interpretazione del mandato del Capo dello Stato, che ribadisco è stato di estremo rispetto alla sua funzione” ha precisato il professore.
In merito al fatto che il presidente abbia più volte escluso un secondo mandato, ha detto: “Proprio il modo in cui il Presidente si è espresso su questa ipotesi – citando un inequivocabile discorso del Presidente Segni – conferma la sua attenzione allo spirito della Costituzione. Mi sembra il più consapevole dei guasti istituzionali che questo eventuale scenario provocherebbe”.
“Vero è che la rielezione non è esplicitamente vietata ma proprio per questo, dopo il già controverso precedente di Napolitano, si affermerebbe una consuetudine che farebbe diventare regola il doppio mandato. Cambiando la nostra forma di governo. Quattordici anni al Colle sono una durata abnorme, ‘eterna’, più consona a una monarchia che a una democrazia parlamentare” ha aggiunto.
“Il diritto costituzionale non può confidare sulla volontà soggettiva delle persone, si basa su regole certe” e “un mandato a termine non è concepibile. Non è nemmeno proponibile: non sarebbe in alcun modo formalizzabile, ponendosi in esplicito contrasto con quanto la Costituzione scrive all’art. 85” ha fatto presente.
Sull’ipotesi di fissare in Costituzione un esplicito divieto di rielezione, ha affermato: “
Spero che il prossimo Presidente, legga attentamente la ”COSTITUZIONE”, la rispetti, e la faccia rispettare in ogni suo dettame …..il prossimo Presidente deve essere un ”vero –COSTITUZIONALISTA–” punto.
Magari!… Solo che la sinistra antiitaliana, antidemocratica e dittatoriale, non lo permetterà, a meno che il candidato “di centro” non sia affetto da un forte strabismo a sinistra con occhiali correttivi europei con montatura mondialista.
Se il prossimo presidente dovesse essere Draghi si può pensare, chiaramente, di strappare la carta costituzionale. Non servirà più, tranne se il popolo si incazza veramente e manda tutto all’aria. Ma il popolo Italiano queste palle non li avrà mai, almeno fin quando riesce a mangiare.
SECONDO ME,IVECE,SIAMO PIU’ VICINI DI QUELLO CHE SI PUO’PENSARE A UNA RIVOLTA CIVILE………MAH !
Credo che tre legislature abusive non elette dal popolo siano sufficienti per dire chi è Mattarella e da che parte sta, tra l’altro hanno creato tanti danni agli italiani e debiti astronomici che dovranno pagare i nostri figli e nipoti per generazioni non certo quelli che prendono il reddito di cittadinanza togliendo a chi si fa il mazzo lavorando ,lo sconvolgimento generale soprattutto quello educativo ha ridotto la nazione ad un cesto di spazzatura, ora vogliamo regole ,vogliamo competenza, vogliamo persone che tengano conto della volontà del popolo,e licenziamenti in tronco dei ministri che non stanno a questo,una volta eliminati non li vogliamo rivedere da una poltrona all’altra e sempre anche se indirettamente al potere ,il cambio deve esser totale
Perchè tanta meraviglia lo hanno fatto x Napolitano,non vedo x non lo possano fare x Mattarella,la incostuzionalità è un problema del tutto marginale x loro…!