Di Battista: «Mentre la politica disquisisce del nulla assoluto i conflitti di interesse si moltiplicano: l’ultimo riguarda Autostrade e CdP»

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«Distratti dalla divisione manichea tra buoni e cattivi (alias sì Green Pass e no Green Pass) non ci rendiamo più conto delle tragedie italiane. Mentre la politica disquisisce del nulla assoluto (in particolare di alleanze, posizionamenti e candidature) i conflitti di interesse si moltiplicano. L’ultimo in ordine di apparizione riguarda l’attuale Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, un tal Roberto Tomasi, dato da molti in rampa di lancio per guidare Cassa Depositi e Prestiti, l’istituto finanziario (l’88% è del Ministero dell’economia) che a breve esborserà parecchi miliardi di denaro pubblico per comprare proprio Autostrade per l’Italia».

Così su Facebook Alessandro Di Battista.

«Ricordate il film “I soliti sospetti”? C’è una frase che pronuncia Verbal Kint: “La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste”. Ecco, in Italia, la beffa più grande che il sistema ha fatto, è stato convincerci che il conflitto di interessi riguardasse soltanto Berlusconi.In questi giorni Unicredit sta chiedendo maggiori garanzie (quindi denaro pubblico, soldi nostri insomma) per comprarsi la parte buona del Monte dei Paschi di Siena lasciandoci, ovviamente, quel che è meno produttivo oltre a qualche centinaia di neo-disoccupati. Ovviamente l’operazione si concretizzerà dopo le elezioni suppletive a Siena. Enrico Letta, d’altro canto, mica può permettersi di non vincere il collegio di Siena. Ad ogni modo dovreste ricordare che l’attuale Presidente di Unicredit è Pier Carlo Padoan, quel Pier Carlo Padoan che nel 2016 salvò MPS (sempre con denaro pubblico) quando era Ministro dell’economia. Un paio di anni dopo, magicamente, si fece candidare (ed eleggere) proprio a Siena. Divenne deputato del PD ma poi lasciò il Parlamento (io trovo vomitevole chiedere i voti ai cittadini e poi mollare il seggio perché Unicredit ti fa un’offerta migliore) ed ora si occupa dell’acquisto della banca da lui salvata grazie ai soldi nostri. Ma l’informazione e ahimè quasi tutti i politici stanno zitti», si legge ancora nel post dell’ex deputato 5Stelle.

«Meglio non disturbare i manovratori. Io sollevai la questione agli inutili Stati Generali del Movimento, costati decine di migliaia di euro per poi disattendere tutto quel che attivisti (alcuni ignari, altri masochisti) avevano deciso. Ripeto, i conflitti di interesse hanno assassinato questo Paese. Le nomine degli amici della politica l’hanno dissanguato. Ogni mese si fanno decine di nomine. Sono spesso i “nominati” dalla politica a prendere decisioni che toccano la carne viva delle nostre vite. Qualcuno viene informato? Qualcuno conosce nomi, cognomi, curricula o fedine penali di tali “nominati”, oltretutto pagati con le nostre tasse?Sono i conflitti di interesse, le “porte girevoli” tra politica e finanzia, le nomine utili ai politici (io ti nomino lì e tu domani “ricordati di me”) ad ammazzare il Paese, a farci perdere soldi, a colpire la meritocrazia. Ma quando il saggio indica la luna i distratti guardano esclusivamente il Green Pass», ha concluso.

2 COMMENTS

  1. Ma Di Battista, di che parla? Si è dimenticato dell’impegno preso da Toninelli ed altri del Governo Cone 1, che promisero di buttare fuori la famiglia Benetton dalle Autostrade , in una sola settimana, appena dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova, che provocò la morte di 43 persone… Concludo, Di Battista, prima di buttare la croce addosso a Mario Draghi, faccia un minimo di esame di coscienza, dimenticavo, non può, NON HA COSCIEZA !

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