«Io e Mattia Santori siamo stati ospiti a pranzo nell’abitazione bolognese del professore Romano #Prodi e della signora Flavia Franzoni. Un incontro avvenuto in un clima cordiale e informale per conoscersi per la prima volta e parlare di politica. La storia impone alla nostra generazione di indagare quello che fu il Progetto dell’Ulivo e di andare fino in fondo, senza acredine né rivalse, per capire perché fu affossato, su quale altare ne fu chiesto il sacrificio. Interrogarsi su quel “desiderio” di cui l’Ulivo è stato vettore e analizzare quella capacità di mettersi in sintonia con le domande che segnavano e ancora oggi segnano – seppur in contesti diversi- la società italiana, perché è in quel tipo di esperienza che va ricercato il bandolo della matassa per ricominciare un cammino della Sinistra Tutta».
Lo ha fatto sapere tramite Facebook Jasmine Cristallo, esponente del movimento delle Sardine.
«“C’E’ MORTADELLA DIETRO LE SARDINE” Il 18 novembre 2019, a quattro giorni dalla prima piazza delle sardine, il quotidiano “La Verità” titolò in prima pagina la sua sentenza, con la faccia di Prodi affiancata alla piazza di Bologna gremita di persone. Nel lungo articolo che documentava questo scoop non vi era nulla di provato, nulla di vero. Solo costrutti improvvisati ma verosimili. Ma ovviamente la “notiziona” fu rilanciata da molti organi di stampa, chi con grande enfasi (tutti i giornali di destra), chi con il beneficio del dubbio (il 90% degli altri giornali). La complicità tra dubbio e falsità, insieme a un collaudato esercito social, crearono una narrazione talmente potente che mi ritrovai perfino a giustificarmi con amici e conoscenti di vecchia data», ha scritto Santori in un post su Facebook.
«Fu la prima di una lunga serie di bufale con cui fui costretto a convivere. Le bugie hanno le gambe corte, certo, ma se raccontate alle orecchie sbagliate possono avere effetti a lungo termine. E a chi importa se dietro quelle ricostruzioni c’è la vita di una persona in carne ed ossa? Figuriamoci se qualcuno dei giornalisti, dei gestori di profili social, dei politici o dei conduttori TV che contribuirono a questa falsità si azzardò a fare dietrofront, o a chiedere semplicemente “scusa”. E chissà, forse sarà un caso che nel giorno del primo incontro tra me e il Professore, l’ideatore e creatore della “bestia”, Luca Morisi, finisca nel registro degli indagati per cessione e detenzione di stupefacenti. Di sicuro non sta a me giudicare se sia colpevole o no. Sicuramente è eticamente colpevole, lui come tanti altri, di aver tentato di rovinare la vita a un sacco di gente. Per fortuna nel mio caso non c’è riuscito e oggi a casa Prodi si ride “della grossa”. Non di lui, ci mancherebbe. La nostra è proprio una predisposizione genetica emiliana. Oggi ho imparato che il tempo è sempre galantuomo. E che la politica è sempre meglio di come ce la raccontiamo», ha concluso il leader delle sardine.
la mortadella con le sardine è un pranzo indigesto. meglio lasciar perdere
Uno, quello a sinistra nel post, all’epoca dell’adozione del post disse ai comuni ingen ui cittadini italiani “lavorerete un giorno di meno per guadagnare un giorno di più”, Abbiamo visto come è finita ma non ancora come finirà. L?altro il ragazzo profitta anche lui della ingenuità degli italiani per farsi bello e riempirsi le tasche
CHE SCHIFO SIGNORI