Aumenti bollette, il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori spiega come pagare meno

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“L’intervento del governo è sicuramente utile perché gli aumenti prospettati sarebbero stati un salasso per famiglie e imprese. Questo palliativo, però, da solo non basta”. 

Lo ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in un’intervista rilasciata a ilGiornale.it.

“Noi da diversi anni portiamo avanti delle proposte, ma ahimè siamo inascoltati. Per quanto riguarda la bolletta elettrica proponiamo la riduzione e lo spostamento quasi totale degli oneri generali di sistema dalle bollette alla fiscalità generale. In alcuni periodi, questi oneri sono arrivati a pesare il 25 per cento della bolletta e, secondo noi, il 95 per cento di tali oneri si potrebbe spostare sulla fiscalità generale. Per quanto riguarda il gas, gli oneri pesano solo il 5 per cento, ma anche questi dovrebbero essere spostati. In questo, però, ciò che pesa maggiormente sono soprattutto le accise, pari al 15-18 per cento della bolletta e, secondo noi, andrebbero eliminate. Poi, c’è l’Iva che, mentre per l’energia elettrica l’Iva è agevolata al 5 per cento per i consumatori domestici, è agevolata al 10 per cento soltanto per i primi 480 metri cubi di gas. Per il resto, invece, l’Iva è al 22 per cento” ha fatto presente il presidente.

“Questo ‘caro bollette è dovuto a due fenomeni” il “mercato” perché “nell’ultimo anno e mezzo il prezzo del gas è salito moltissimo” e “aumentando il costo del gas, aumenta anche il costo dell’elettricità”. Un altro “20 per cento del rincaro è determinato dall’aumento del costo delle aste della Co2, ossia del meccanismo europeo Ets del controllo delle emissioni di Co2, il quale comporta che chi inquina deve compensare questa emissione di Co2 acquistando sul mercato Ets dei crediti” ha detto ancora Dona.

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