Gli effetti collaterali della terza dose di vaccino secondo i primi dati

Lunedì 20 settembre è cominciata in tutte le Regioni italiane a partire dalla Campania, la somministrazione delle terze dosi di vaccino anti-Covid. 

A ricevere la dose di richiamo di Pzifer e Moderna successiva al completamento del ciclo vaccinale primario, saranno inizialmente i soggetti super fragili, le persone immunodepresse con un sistema immunitario meno efficiente, gli over 80 e gli ospiti delle Rsa. Successivamente la dose “booster” sarà somministrata anche ai medici e al personale sanitario.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali della prima e seconda dose, nella gran parte dei casi sono stati lievi o moderati e di breve durata, raramente sono stati più seri o duraturi. In merito agli effetti collaterali della terza dose invece, le somministrazioni fino ad oggi sono relativamente poche e la quantità di dati a disposizione è ancora limitata, ma per il momento la dose “booster” non sta facendo registrare particolari reazioni avverse né sembra sollevare nuovi problemi di sicurezza.

“In questa settimana di somministrazione delle terze dosi agli anziani delle RSA, agli ultra ottentenni a domicilio, e agli ultra ottantenni e super fragili presso i punti vaccinali, abbiamo registrato pochissimi casi di reazioni avverse – ha dichiarato a NapolyToday il Dott. Antonio Coppola, referente dell’Asl Na 3 Sud per la campagna vaccinale anti-Covid – Su circa 900/1000 vaccinati solo l’ 1,2 per cento ha manifestano effetti collaterali lievi, sovrapponibili a quelli registrati con la prima e seconda dose di Pzifer e Moderna. Parliamo di un piccolo rialzo termico, una live di spossatezza, astenìa, ecc., tutti sintomi che vanno via entro 24/48 ore dopo l’iniezione”.

“Il dato rilevante – ha fatto sapere Coppola – in questa seconda fase della campagna vaccinale è, invece, l’altissima adesione dei pazienti. Gli anziani delle RSA e gli ultraottantenni ci stanno accogliendo con grande entusiasmo, sono contenti di ricevere la terza dose. Essendo la vaccinazione su base volontaria, pensavamo che qualcuno non aderisse perché frenato da paura e perplessità, e, invece, sino ad ora abbiamo avuto il 100% delle adesioni”.