A poche settimane dalla Cop26, l’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano ha messo in guardia rispetto all’emergenza dei cambiamenti climatici. “Visitate oggi se potete quei luoghi della Terra che sappiamo già domani non ci saranno più” ha detto nel corso del suo intervento al live event a Milano “Il pianeta che cambia – uno sguardo dall’alto”, organizzato da Esa e Asi con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.
“Non è una minaccia è semplicemente un dato di fatto” ha chiarito Parmitano mostrando una foto da lui scattata dallo spazio di “un atollo della barriera corallina” che ormai “non è più molto al di sopra della superficie del mare”. Luca ha spiegato che “l’innalzamento dei mari dovuto allo scioglimento dei ghiacci, dei 35mila ghiacciai che seguiamo, farà scomparire interi atolli”; lo stato delle “Maldive lo conoscete tutti, sappiamo che basta uno tsunami per creare danni dalle conseguenze estreme. Le Maldive scompariranno, sono appena a due metri dal livello del mare e un innalzamento di un metro e mezzo del mare le farà scomparire, sicuramente scompariranno”.
Parmitano ha condiviso le osservazioni acquisite durante la sua recente spedizione scientifica sul ghiacciaio Gorner in Svizzera, e ha anche mostrato alcune foto dallo spazio di incendi “sicuramente provocati dall’uomo” evidenziando che “le conseguenze di un incendio sono altissime”. “Quando disboschiamo una foresta – ha avvertito ancora l’astronauta- inizia un processo di desertificazione che porta anche a tempeste di sabbia le cui conseguenze arriveranno in tutto il mondo: quindi sono conseguenze a livello globale”.
Il live event di Esa e Asi si è aperto proprio nella settimana in cui si stanno svolgendo in Italia gli ultimi incontri ministeriali sui temi chiave in vista della prossima Conferenza delle parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26) che si terrà nella città di Glasgow, in Scozia, tra il 31 ottobre e il 12 novembre 2021 sotto la presidenza del Regno Unito. La giornata di lavori milanese è stata tra gli eventi “pre-Cop” e ha voluto mostrare come le osservazioni dallo spazio possano informare e guidare sia gli scienziati che i responsabili politici sui cambiamenti climatici.
L’incontro è stato aperto dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccocia. Al suo fianco il Capo di gabinetto del direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Elena Grifoni Winters, che ha rilevato che la Terra si protegge dalle sfide dei cambiamenti climatici anche dallo spazio. “L’Europa investe complessivamente per le sue attività spaziali 6,5 miliardi di euro l’anno, le attività spaziali costano cioè 12 euro l’anno a cittadino europeo, quindi 1 euro al mese per ogni cittadino dell’Europa: non molto visto che siamo fra i leader nel mondo” ha osservato Grifoni Winters.