«Solitamente il primo che parla sa. Cosa ha fatto la destra per questa città? No a passi indietro! Ormai assistiamo giorno dopo giorno ad un modus operandi tanto pericoloso quanto offensivo, in primis verso i cittadini. La destra ha imparato a gettare fango su fango senza mai affrontare i problemi in casa propria. Ed oggi (domenica 3 ottobre, ndr), in quello che fu il silenzio elettorale, ci ritroviamo dichiarazioni con insinuazioni gravi nei confronti della sindaca Raggi, ma soprattutto un goffissimo tentativo di sciacallaggio su un evento molto doloroso per Roma, l’incendio del famoso ponte di ferro».
Lo ha scritto in un post su Facebook la senatrice del Movimento 5 Stelle, Giulia Lupo.
«Dalla prime ore del mattino la destra ha una verve comunicativa straripante. Come quando senza nemmeno attendere un sopralluogo degli organi preposti ha parlato di fantomatici campi rom nei pressi di quello che viene chiamato ‘Ponte di Ferro’. Vorrei ricordare che il lavoro di sgombero dei campi ad opera della sindaca Raggi ha coinvolto tutta la Capitale. Cosa ha fatto invece la destra per questa città? A noi interessa che venga fatta chiarezza sulla causa di questo doloroso incendio, perché se fosse doloso rappresenterebbe un passo indietro che Roma non si può permettere di fare. Non dopo 5 anni dove il bene della città è stato messo al primo posto. Sui due esponenti della Lega Nord, quella che urlava ‘Roma ladrona’, e amici di Casapound dico che forse è meglio che pensino alle gravi inchieste in casa loro oltre a rispettare il silenzio elettorale», ha concluso.
Nella serata di ieri, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha attaccato Raggi scrivendo in un post su Facebook: «A Roma il Ponte dell’Industria, per i romani “il ponte di Ferro” dell’Ostiense, è stato devastato da un incendio e alcune parti esterne sono crollate. Immagini che colpiscono. Sarà la magistratura a fare piena chiarezza, ma sembrerebbe che l’incendio, che ha poi coinvolto una condotta di gas, sia scoppiato in un accampamento abusivo, stile baraccopoli, sulle sponde del Tevere, proprio sotto il ponte. Una Nazione allo sbando dove regna l’illegalità grazie al ministro dell’Interno Lamorgese. Una città nel pieno degrado grazie alla giunta Raggi. Il risultato è la Capitale d’Italia che crolla. In tutti i sensi».
A Meloni ha replicato Conte, sempre tramite Facebook: «Sono in corso sopralluoghi e indagini per stabilire le cause del rogo. Ne sapremo di più, immagino, quando ormai i cittadini romani avranno votato. Ti pongo però una domanda: non pensi sia strumentale portare gratuiti attacchi in questo particolare momento? Perché non hai speso una parola sui vari incendi che ci sono stati in questi ultimi anni di bus e cassonetti e sui boicottaggi contro l’amministrazione uscente di Roma che ha fatto della lotta contro l’illegalità una priorità assoluta?» è la risposta del presidente 5Stelle.
Azzolina l’unica cosa che hai imparato è dire che la Meloni non ne azzecca una ,tu invece si che le azzecchi tutte ,infatti hai tutto quello che non meriti
se andiamo avanti cosi si andra alle mani con la meloni e gli altri che vogliono far cadere la raggi a tutti i costi per rubare sui romani.
che dire dopo l’esito di queste elezioni i romani si son dati la zappa sui piedi, s’accorgeranno tra un anno o poco più quando il malaffare e l’illegalità torneranno imperanti a rubare la vita dei cittadini romani.
Altra considerazione, nessuno giornalista si è accorto, forse fanno finta di non vedere che il PD e Calenda sono andati divisi in battaglia ma per menare insieme contro la Raggi e M5S, con il benestare di quel politico ignorante di zingaretti.