«Cara Giorgia, anche oggi (domenica 3 ottobre, ndr) hai continuato a fare propaganda durante il silenzio elettorale attaccando Virginia Raggi per l’incendio che ieri notte ha devastato il ponte di Ferro».
Inizia così il post di replica di Giuseppe Conte all’attacco lanciato dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, contro la sindaca uscente della Capitale, Virginia Raggi.
«Sono in corso sopralluoghi e indagini per stabilire le cause del rogo. Ne sapremo di più, immagino, quando ormai i cittadini romani avranno votato. Ti pongo però una domanda: non pensi sia strumentale portare gratuiti attacchi in questo particolare momento? Perché non hai speso una parola sui vari incendi che ci sono stati in questi ultimi anni di bus e cassonetti e sui boicottaggi contro l’amministrazione uscente di Roma che ha fatto della lotta contro l’illegalità una priorità assoluta? Se proprio avverti insopprimibile l’ansia di dichiarare, perché piuttosto non condanni in modo fermo le aggressioni e le minacce avvenute nei confronti di nostri candidati a Nardò, ad Afragola, a Piedimonte Matese, a Monteparano?» ha domandato Conte.
«Se davvero condividi la reale necessità di rafforzare i nostri presidi di legalità perché non tagli, in modo chiaro e risolutivo, i legami del tuo partito emersi dall’inchiesta di Fanpage con saluti romani, inneggiamenti a Hitler, inseguimenti a immigrati, minacce antisemite e sospetti finanziamenti illeciti? In attesa di studiarti i filmati integrali del reportage potresti avvantaggiarti: basterebbe dichiarare che rinunci e ripudi nel modo più assoluto quel 5% di cui ragiona tal Jonghi Lavarini. Questo sì che sarebbe un gesto coerente e coraggioso», ha concluso il presidente del M5S.
In un post su Facebook Meloni aveva scritto: «A Roma il Ponte dell’Industria, per i romani “il ponte di Ferro” dell’Ostiense, è stato devastato da un incendio e alcune parti esterne sono crollate. Immagini che colpiscono. Sarà la magistratura a fare piena chiarezza, ma sembrerebbe che l’incendio, che ha poi coinvolto una condotta di gas, sia scoppiato in un accampamento abusivo, stile baraccopoli, sulle sponde del Tevere, proprio sotto il ponte. Una Nazione allo sbando dove regna l’illegalità grazie al ministro dell’Interno Lamorgese. Una città nel pieno degrado grazie alla giunta Raggi. Il risultato è la Capitale d’Italia che crolla. In tutti i sensi».
Questi personaggi politici, non sanno più a cosa appigliarsi pur di screditare gli avversari. Io dico che: a volte, fare dichiarazioni del genere…. è un bumerang che torna indietro e forse è questo che meritate visto che politicamente non sapete dire altro. Prendersela con la Raggi perché a causa di un incendio è crollato un ponte……. beh…. rende di più il silenzio.
il problema non è la meloni o salvini, letta, zingaretti, berlusconi ecc… è un aberrazione del sistema mass mediatico che permette ai partiti politici di possedere canali televisivi nazionali, in particolare la RAI pagata con soldi pubblici, per trasformarli in organismi di partito per disinformare le masse mistificando la realtà, gli esiti nefasti li vediamo con elezione dopo elezione.
Per questo motivo cdx e csx hanno evitato da decenni di promulgare una legge sul conflitto d’interessi tra politica/informazione/finanza, tre poteri che uniti nelle disponibilità di pochi farabutti/ignoranti determinano il fallimento dei principi sanciti nella Carta Costituzionale, quindi dell’intera nazione.
la pescivendola ha dichiarato i suoi editti giornalieri e come sempre Conte l’ha zittita assieme ai suoi componenti di cui il maggiore esponente nulla facente lo troviamo nel super direttore di Libero Feltri che autonomamente ha dichiarato che di amministrazione non ne capisce una mazza,così ha portato a casa un’altra figura meschina…!