“Diventare personaggio pubblico ha molti contro e pochi pro”.
Così ha dichiarato il professore di Malattie infettive all’Università Statale di Milano, Massimo Galli, a Cartabianca.
Il professore infatti, insieme ad altri 23 docenti è indagato dalla procura di Milano per turbativa d’asta e falso ideologico, perché avrebbe pilotato alcuni concorsi di medicina all’università in cui insegna. “Forse è scomodo che in tutta la mia vita abbia cercato di applicare criteri meritocratici. Ma sono abituato a tenere la schiena dritta”, ha aggiunto nel corso della puntata su Rai3.
In particolare, si presume che Galli avrebbe favorito Agostino Riva in un concorso universitario presso l’ateneo milanese, a discapito di Massimo Puoti, molto più titolato. Secondo le intercettazioni della procura, il professore avrebbe stabilito i criteri di selezione della commissione giudicatrice, privilegiando le pubblicazioni nelle quali, a prescindere dal prestigio della rivista scientifica, il nome del candidato comparisse come primo o ultimo autore, e non nel mezzo del gruppo. Puoti, capendo che così sarebbe stato escluso, si sarebbe ritirato dal concorso, permettendo a Galli di far vincere il suo favorito, ma chiedendogli in cambio una raccomandazione per un concorso a Napoli.
Gli inquirenti ritengono che il professore sia caduto in conflitto di interessi, giudicando un candidato con cui aveva stretti rapporti professionali, e che abbia esautorato le prerogative degli altri due commissari – Claudio Mastroianni della Sapienza e Claudia Colomba dell’Università di Palermo – rendendo il concorso a giudizio arbitrario e monocratico.
La segretaria di Galli, nelle intercettazione, si dice addirittura sconcertata: «Se Massimo continua così finisce in galera».
Il direttore delle Malattie infettive del Sacco è indagato dalla procura per altri due concorsi, tra cui quello vinto da Gianguglielmo Zehender. Gli inquirenti stanno cercando di accertare se Galli sia coinvolto anche nella selezione di quattro dirigenti biologi con contratto a termine, avendo scelto in prima persona i commissari. L’esito di quest’ultimo concorso, però, non è stato positivo per Galli: Maria Rita Gismondo, che aveva minacciato di rivolgersi ai magistrati in caso di irregolarità, si è infatti opposta.
Mi dispiacerebbe che il professor Galli possa aver sbagliato, certo sbagliare è umano, ho molta ammirazione per il professore l’ho seguito e seguo molto per come la pensa sul covid, al punto che faccio fatica a crederci, può essere che lui conoscendo l’ambiente in cui lavora, vede delle cose che a lui non vanno, potrebbe aver sbagliato ma non vorrei la pagasse troppo cara, in tutti gli ambienti, compreso quelli del prof.Galli, c’è molta invidia, chissà come è andata veramente la faccenda.