Il virologo Massimo Galli, indagato su presunti concorsi truccati all’università Statale di Milano, non si presenterà martedì 12 ottobre in procura a Milano dove era atteso per essere sentito dai magistrati titolari dell’inchiesta che vede, in tutto, 33 indagati.
“Galli ha interesse a chiarire, ma attendiamo la chiusura indagine, quando il quadro accusatorio sarà chiaro” ha dichiarato all’Adnkronos Ilaria Li Vigni, avvocata che assiste Galli.
Il professore, insieme ad altri 23 docenti è indagato dalla procura di Milano per turbativa d’asta e falso ideologico, perché avrebbe pilotato alcuni concorsi di medicina all’università in cui insegna.
In particolare, si presume che Galli avrebbe favorito Agostino Riva in un concorso universitario presso l’ateneo milanese, a discapito di Massimo Puoti, molto più titolato. Secondo le intercettazioni della procura, il professore avrebbe stabilito i criteri di selezione della commissione giudicatrice, privilegiando le pubblicazioni nelle quali, a prescindere dal prestigio della rivista scientifica, il nome del candidato comparisse come primo o ultimo autore, e non nel mezzo del gruppo. Puoti, capendo che così sarebbe stato escluso, si sarebbe ritirato dal concorso, permettendo a Galli di far vincere il suo favorito, ma chiedendogli in cambio una raccomandazione per un concorso a Napoli.
Gli inquirenti ritengono che il professore sia caduto in conflitto di interessi, giudicando un candidato con cui aveva stretti rapporti professionali, e che abbia esautorato le prerogative degli altri due commissari – Claudio Mastroianni della Sapienza e Claudia Colomba dell’Università di Palermo – rendendo il concorso a giudizio arbitrario e monocratico.
Il direttore delle Malattie infettive del Sacco è indagato dalla procura per altri due concorsi, tra cui quello vinto da Gianguglielmo Zehender. Gli inquirenti stanno cercando di accertare se Galli sia coinvolto anche nella selezione di quattro dirigenti biologi con contratto a termine, avendo scelto in prima persona i commissari. L’esito di quest’ultimo concorso, però, non è stato positivo per Galli: Maria Rita Gismondo, che aveva minacciato di rivolgersi ai magistrati in caso di irregolarità, si è infatti opposta.