L’immunologo Francesco Le Foche, in un’intervista al Corriere della Sera, ha fatto il punto sulla pandemia spiegando che possiamo stare tranquilli «perché gli italiani sono stati responsabili, attenti alle regole e il servizio sanitario nazionale, grazie all’abnegazione di medici, infermieri e di tutti gli altri operatori, ha retto all’onda d’urto della pandemia. In più abbiamo vaccini e terapie. Come monoclonali e farmaci antivirali».
Ora basta un metro di distanza «perché l’85% delle persone si è vaccinato. E ciò ha ridotto moltissimo contagi e ospedalizzazioni. Tra poco avremo una percentuale così alta di vaccinati da poter riaprire tutto per tutti», ha aggiunto Le Foche.
Quanto alla questione dei no green pass, l’immunologo ha affermato: «La maggior parte delle persone ha apprezzato la vaccinazione che ha portato alle riaperture in sicurezza. E dovremmo considerare questa opportunità una forma di medicina preventiva».
Alla domanda se possa ripartire il contagio, l’esperto ha risposto: «Continuando su questa linea è molto improbabile».
Le donne in gravidanza devono vaccinarsi? «Sì, dal terzo mese in su. Perché il sistema immunitario ha un impegno superiore. L’excursus polmonare si riduce perché il diaframma si alza. E perché darà anticorpi nei primi mesi di vita al bambino. È consigliato anche durante l’allattamento, in modo da trasmettere gli anticorpi con il latte materno», ha fatto sapere Le Foche.
Le università possono tornare al 100%, come ha detto la ministra Messa? «Devono. Spero si arrivi presto al 100%. L’università necessita di presenza, crescita culturale attraverso il gruppo. Siamo comunque al preludio della normalità. Credo che ai primi di gennaio potremo tornare a riveder la luce», ha risposto l’esperto.