A San Valentino in Abruzzo Citeriore e nelle zone limitrofe, sono stati registrati diversi casi di infezione gastrointestinale alla cui origine ci sarebbe un batterio termoresistente, il Clostridium perfringens.
È quanto emerso dalle prime analisi per la verifica della qualità dell’acqua, secondo quanto riferito dal sindaco Antonio D’Angelo, informato telefonicamente dalla Asl di Pescara.
I casi di gastroenterite fin ora registrati sono circa 250, considerando anche una ventina di episodi nella vicina Scafa (Pescara). A San Valentino è stato interessato più del 10 per cento della popolazione, con sintomi quali dissenteria, vomito e febbre.
Poiché il batterio resiste alle alte temperature, il Comune sta predisponendo un’ordinanza con cui si vieta qualsiasi utilizzo dell’acqua a scopo alimentare, anche se viene precedentemente bollita. Il provvedimento verrà firmato non appena dalla Asl arriverà la comunicazione ufficiale relativa agli esiti degli accertamenti.
“Siamo comunque in attesa – fa sapere il Comune – dei risultati microbiologici e delle coproculture (raccolta feci) effettuati su pazienti sintomatici, a campione, nella giornata di ieri. I test di coprocoltura sono stati concordati con la Asl ed effettuati gratuitamente”.
L’acquedotto è gestito direttamente dal Comune di San Valentino, che ora attraverso la Protezione civile, si sta occupando di garantire la fornitura idrica con le autobotti.