Anche chi possiede uno smartphone o un tablet potrebbe pagare, in futuro, il canone della Rai, come ha proposto l’amministratore delegato della tv pubblica, Carlo Fuortes, nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati.
Dietro la proposta di Fuortes si cela il tentativo di trovare una soluzione al calo di introiti della Rai, derivato anche da una netta diminuzione del guadagno sul fronte commerciale. L’ad Rai ha inoltre precisato che l’entità del canone, in Italia, èben distante da quello delle tv pubbliche di altri Paesi: in Francia i cittadini pagano 138 euro, in Svizzera addirittura 312.
Il canone Rai smartphone dovrebbe funzionare allo stesso modo di quello per la televisione: se in una famiglia di cinque persone si possiedono due televisori e 5 smartphone, il canone da pagare sarebbe uno. La Rai vorrebbe individuare quelle persone che non pagano il canone perché non possiedono una tv, ma che possono accedere ai programmi di Rai1, Rai2, Rai3 attraverso un dispositivo mobile.
Il mondo politico tuttavia si è fortemente opposto, quindi è difficile che in futuro questa proposta possa diventare realtà.
L’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes ha dichiarato che il canone è incongruo: in Italia si paga troppo poco. Propone di chiedere il canone anche a chi guarda la tivù su smartphone e tablet. Cosa ne pensate? @Pinucciosono https://t.co/z7uWfGk10r
— Striscia la notizia (@Striscia) October 19, 2021
Canone Rai, altro che tablet e smartphone: all’appello mancano 15 MILIONI DI EURO! Ce ne parla nella puntata di stasera @Pinucciosono https://t.co/UQe69MUpmS
— Striscia la notizia (@Striscia) October 18, 2021
Canone RAI anche per chi possiede smartphone, tablet e PC? Arriva la proposta dal CEO https://t.co/djFuDSAU8s pic.twitter.com/hEggJKTaxC
— iSpazio (@ispazio) October 17, 2021