L’esperto: «Calabria e Sicilia investite da un ciclone che si sviluppa nel Mediterraneo e che possiede certe caratteristiche di uragano»

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Calabria e Sicilia sono state colpite da un «medicane», ovvero un ciclone che si sviluppa nel Mediterraneo e che viene chiamato Mediterranean Hurricane (da cui medicane), in quanto possiede alcune caratteristiche di un uragano.

Lo ha spiegato al ‘Corriere della Sera’ Enrico Scoccimarro, esperto di eventi estremi e scenari climatici alla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici.

Si tratta – ha fatto sapere l’esperto – di «una depressione a vortice che assomiglia ai cicloni tropicali, con dimensioni minori e diametro di circa 300 chilometri. Le nostre latitudini sono interessate di solito dai cicloni extra-tropicali, che hanno genesi, sviluppo e struttura diversa. Quelli tropicali prendono l’energia dagli oceani, gli extratropicali dai gradienti di temperatura dell’atmosfera. Il medicane ha una struttura mista».

«I venti possono superare i 33 metri al secondo (119 chilometri all’ora, ndr), come un uragano di categoria 1. I medicane contengono una quantità d’acqua associata molto elevata che possono scaricare in poco tempo», ha aggiunto Scoccimarro.

Le zone più colpite? «Partono dalla parte bassa del Mediterraneo, presso le coste africane, dove la temperatura del mare arriva fino a 26 gradi, e colpiscono soprattutto Grecia, Sicilia e Calabria. Ma possono investire anche la Sardegna e il Salento in Puglia. Le coste ioniche sono le più esposte», ha risposto l’esperto, secondo il quale è difficile dire se il riscaldamento globale possa aver causato un aumento di questi fenomeni negli ultimi anni in quanto prima erano classificati come normali perturbazioni e non ci sono ad oggi dati sufficienti per fare una «statistica accurata».

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