«Giancarlo Giorgetti, ministro molto vicino al presidente del Consiglio, auspica di fondere le prerogative del Presidente della Repubblica con quelle del Presidente del Consiglio. Sempre secondo lo stratega Giorgetti, quotidianamente incensato dai media, a ricoprire questo nuovo ruolo di Capo dello Stato che dirige quello del Governo non può che essere l’apostolo Mario Draghi. Definisce questo obbrobrio “semipresidenzialismo de facto”. Beh, vi dico sinceramente che la cosa che più mi lascia sconcertata è proprio il silenzio di Mario Draghi sul suo ministro che calpesta con leggerezza la Costituzione».
Lo ha scritto in un post su Facebook la senatrice Barbara Lezzi.
«Di fronte a questi fatti c’è poco da meravigliarsi se anche Berlusconi ambisce alla presidenza della Repubblica. In Italia si può dire e fare proprio di tutto ed anche un condannato per frode fiscale che ha fondato il suo partito con un condannato per reati di mafia, se la può giocare e sperare di diventare la prima carica dello Stato», ha concluso.
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Giorgetti: «Draghi può guidare il governo anche dal Quirinale»
«Draghi potrebbe guidare il convoglio anche dal Quirinale». Così il ministro leghista dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ha raccontato a Bruno Vespa per il libro «Perché Mussolini rovinò l’Italia (e perché Draghi la sta risanando)» in uscita il 4 novembre per Mondadori Rai Libri, sarebbe possibile.
«Già nell’autunno del 2020 le dissi che la soluzione sarebbe stata confermare Mattarella ancora per un anno. Se questo non è possibile, va bene Draghi» ha detto ancora Giorgetti a Vespa, aggiungendo che «Draghi potrebbe guidare il convoglio anche da fuori. Sarebbe un semipresidenzialismo de facto». Di Matteo Salvini, ha detto: «non ci sono due linee. Al massimo, sensibilità diverse. Amando le metafore calcistiche, direi che in una squadra c’è chi è chiamato a fare gol e chi è chiamato a difendere. Io, per esempio, ho sempre amato Andrea Pirlo. Qualcuno deve segnare, qualcuno deve fare gli assist». Quando Vespa gli ha ricordato che in una intervista alla Stampa aveva sepolto con una settimana di anticipo i candidati del centrodestra, Giorgetti ha replicato dicendo che l’intervista «è uscita così perché non avevamo rivisto le bozze. Ho ricevuto rimproveri e complimenti per cose che non sapevo di aver detto. E, comunque, sono cose che molti pensano e che nessuno dice». Giorgetti, ha osservato che «se vuole istituzionalizzarsi in modo definitivo, Salvini deve fare una scelta precisa. Capisco la gratitudine verso la Le Pen, che dieci anni fa lo accolse nel suo gruppo. Ma l’alleanza con l’Afd non ha una ragione».
il presidenzialismo alla francese o USA è un pallino ideologico che la DX ha sempre avuto e porta avanti.
La domanda è: siamo un popolo maturo per avere un sistema presidenziale in cui un uomo decide su tutti e tutto?
se posso, per conto mio NO assolutamente, non si sarebbe più in democrazia per il semplice motivo che, nell’evidenza dei fatti, a chi ci governa interessa solo il potere, non il popolo italiano
Ma il sig. Giorgetti ci vuole portare alla dittatura ? Ma che bravo !
e un ministro della lega nord Salvini non dice nulla a proposito del aumenti che Draghi sta applicando a gli Italiani perderà molti voti salvini sai questo e il mio giudizio .
chi vota Berlusconi ossia forza Italia manda un mafioso al governo e troppo vecchio per fare il presidente ci vuole un uomo pulito come capo dell’ostato a mio parere grazie :