L’annuncio del ministro della Salute Roberto Speranza che dal 1 dicembre si partirà con la terza dose per la fascia 40-60 anni “mi pare una fuga in avanti nel senso che siamo sicuri che entro quella data abbiamo vaccinato tutti gli over 60 e i fragili?”.
Lo ha dichiarato all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.
“Aprire ora ai 40enni che si sono vaccinati molti ad agosto, quindi al primo dicembre non saranno passati ancora i sei mesi, non vorrei che finisse per creare la psicosi della terza dose. Non sono così sicuro che i 40enni abbiano bisogno già a dicembre del richiamo, le priorità rimango gli over 60 e i fragili” ha aggiunto.
Ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7, nella puntata di giovedì 11 novembre, Bassetti è tornato sull’argomento, affermando che è “necessario mettere in sicurezza molto rapidamente prima i fragili e gli over 60 perché se si guarda i ricoveri dei vaccinati sono persone con più di 70 anni e con patologie. Queste sono le persone che devono essere messe in sicurezza”.
Poi, ha continuato Bassetti, “si può aprire agli over 40. Non vorrei che si arrivasse a dicembre che sono vaccinati i quarantenni e non il 100 per cento degli anziani e dei fragili”.
“Non sono così sicuro che un quarantenne abbia una necessità di fare subito la terza dose. Può stare anche altri otto mesi. Un ottantenne che magari ha problemi respiratori o cardiaci no” ha sottolineato il professore, che poi ha osservato: “se io quarantenne o cinquantenne la dose l’ho fatta ad agosto non la rifaccio a dicembre”.
“Ho sentito che chi ha fatto due dosi non vuole fare la terza dose ma dobbiamo dire che il booster rafforza in maniera definitiva il sistema immunitario e se non si fa si compromette l’efficacia delle prime due. E con la variante Delta predominante sarebbe un grave errore. Va fatta” ha concluso.