“Spunta l’ipotesi dolosa per il rogo al Ponte dell’Industria dello scorso 3 ottobre”.
Lo fa sapere Daniele Diaco in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, spiegando che “Gli inquirenti all’inizio avevano pensato a un reato colposo di incendio procurato dai senzatetto che vivono nella zona i cui fornelletti e vettovaglie avrebbero potuto causare l’innesco delle fiamme: quindi una vegetazione secca, non pioveva da mesi quando è divampato l’incendio, avrebbe causato il resto. Il fuoco si sarebbe propagato verso l’alto fino a coinvolgere le canaline protette da guaine in gomma e bitume che avrebbero alimentato il rogo”.
“Una ricostruzione davvero molto, troppo strana: adesso sono i senzatetto che, col nuovo cambio di prospettiva, potrebbero essere vittime di una giustizia fai-da-te. Magari la stessa mano criminale che per anni ha messo i bastoni fra le ruote all’amministrazione di Virginia Raggi” ha osservato l’esponente pentastellato.
“Chi ha armato il braccio del piromane? Il mistero si infittisce, ma il dolo, probabilmente, rimane, proprio come sospettavamo” ha concluso il Portavoce all’Assemblea Capitolina.