“Il M5S con la Spazzacorrotti ha rotto le uova nel paniere a Renzi”.
Così Dario Violi in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.
“La fondazione Open doveva chiudere prima dell’entrata in vigore della legge Spazzacorrotti. A scriverlo è un esponente di punta del Giglio Magico: l’avvocato Bianchi. Lo fa più volte in alcune email inviate alla Boschi e a Lotti. Ma c’è un problema: un’imprecisata somma di denaro rimasta in cassa al Comitato per il Sì al referendum costituzionale del 2016. L’avvocato scrive più volte a Boschi e Lotti, proponendo di girare quei soldi alla fondazione, che però è già in fase di liquidazione da quasi sei mesi” ha spiegato ancora l’esponente pentastellato.
“La corrispondenza, contenuta nei dispositivi informatici di Bianchi e sequestrata dagli inquirenti, va avanti per qualche giorno. Ma l’avvocato ha fretta. Il 20 gennaio scrive ai due ex ministri: ‘Mari, Luca, ho urgenza (in maiuscolo nel testo originale, ndr) della vs decisione sull’argomento. Se decidiamo che i fondi del Comitato per il Sì vanno a Open, il materiale trasferimento deve essere fatto entro giovedì 25 gennaio. Altrimenti i fondi andranno altrove, dove deciderete. La Fondazione deve essere chiusa in ogni modo entro il 31 gennaio, altrimenti entriamo nell’orbita di applicazione della l. 3/2019, con le complesse conseguenze che ne seguirebbero’” ha riportato.
“La legge 3 del 2019 è la Spazzacorrotti ed è entrata in vigore l’ultimo giorno di gennaio dello stesso anno: considerata una delle norme bandiera dei 5Stelle, è stata approvata in via definitiva alla Camera il 18 dicembre 2018, tra le proteste di Forza Italia (che non partecipa alla seduta) e i voti contrari del PD. Tra le novità contenute nella norma c’è anche l’equiparazione ai partiti di tutte quelle fondazioni che hanno all’interno dei propri organi direttivi esponenti politici: basta essere stati parlamentari o aver ricoperto incarichi di governo nei dieci anni precedenti. È proprio il caso di Open, visto che nel consiglio siedono Lotti e Boschi, ex ministri e deputati in carica” ha sottolineato Violi.
“La questione delle fondazioni che si muovono come i partiti è un passaggio cruciale dell’inchiesta di Firenze: gli inquirenti, infatti, vogliono dimostrare che Open agiva come l’articolazione della corrente renziana dentro al Pd, già prima della Spazzacorrotti. Ecco perché agli atti ci sono anche le mail di Bianchi, che parla di ‘complesse conseguenze’ legate all’entrata in vigore della legge. Il 12 febbraio del 2019, l’avvocato scrive di nuovo a Lotti e Boschi, inviando tutte le carte relative alla chiusura dell’operazione liquidatoria. E i soldi rimasti sul conto del Comitato per il referendum? ‘In considerazione della necessità di chiudere al 30 gennaio, ossia prima dell’entrata in vigore della legge 3/2019, ho rinunciato all’operazione di trasferimento a Open dell’eccedenza del Comitato per il Sì che, tra una storia e un’altra, avrebbe portato via ulteriore tempo’. Insomma, pur di chiudere prima possibile, Bianchi rinuncia a quel passaggio di soldi. E dire che la fondazione ne avrebbe bisogno, visto che chiude il bilancio finale di liquidazione con una perdita di 288.174 mila euro” ha concluso.
CLAUDA lei super rica porque no se fa el afra suoi uste sabe que cosa es la pobresa sabe que quiere desir no aver dinero para haser las compras para el almuerso cara segnora CLAUDIA e deeje empas ala nuestra sindaca VERGINIA RAGGI que ella save que es trabajaar segnora CLAUDIA GERINI por favor valla haser sus reclames GRZIAS
ma tanto è inutile! Questa Italia e moralmente moribonda, da quando il FQ ha pubblicato la lista parziale dei bonifici bancari ricevuti da quel tizio innominabile, in tv e sui giornali si sono scatenati i difensori del senatore narciso e permaloso, inutile fare nomi e cognomi di personaggi noti e popolari che attraverso iperbole filosofiche e spiegazioni eccentriche, fantasiose e irrazionali sminuiscono giustificando la spregiudicatezza politica attuata da quel soggetto e suo codazzo.
Questa nazione funziona al contrario! Si motivano e assolvono le nefandezze e si colpevolizza chi le porta a conoscenza avvertendo la cittadinanza di cosa si trama alle loro spalle.
A questo punto mi auguro che l’Italia diventata peggio di un suq mediorientale venga islamizzata e ridotta a califfato arabo, perlomeno avremmo una giustizia sommaria ma rapida.