«Ogni giorno TG e giornali concedono interminati spazi ai truffatori del reddito. Al contrario, di fronte a sprechi ampiamente più consistenti solo sovrumani silenzi. Osceni silenzi. Di Afghanistan non parla più nessuno. Tout est pardonné. Perdonati gli esportatori di democrazia a suon di bombe, perdonati i responsabili dei danni collaterali in doppiopetto, perdonati i mercanti d’armi che si sono arricchiti a dismisura grazie ad una guerra che non doveva esser vinta ma solo combattuta per vent’anni. Quasi 9 miliardi di euro dei 1500 buttati in Afghanistan erano dei contribuenti italiani. Uno spreco intollerabile. Eppure i responsabili di quella guerra indegna pontificano in TV e magari attaccano il reddito di cittadinanza».
È quanto si legge nell’ultimo editoriale di Alessandro Di Battista per TPI.
«Chi ha voluto il TAV, opera inutile i cui costi lieviteranno considerevolmente, è sempre al potere. Chi ha permesso, evitando di controllare gli uomini dei propri partiti, che il MOSE costasse 1 miliardo e mezzo in più del previsto (tralasciando i costi di manutenzione) è ancora al potere. Chi si è intascato 2,4 miliardi di euro di rimborsi elettorali in barba ad un referendum che aveva sancito la fine del finanziamento pubblico ai partiti, è ancora al potere. I parlamentari italiani guadagnano cifre da capogiro, i consiglieri regionali (io le regioni le abolirei del tutto) guadagnano cifre da capogiro, i boiardi di Stato guadagnano cifre da capogiro», ha scritto ancora l’ex deputato del M5S.
«Ma vengono attaccati solo i percettori del reddito. La commistione politica-finanza è costata al contribuente italiano decine di miliardi di euro. Pensiamo solo al caso MPS, un pozzo senza fondo di sperpero di denaro pubblico provocato da scelte scellerate alcune prese anche dall’apostolo Draghi al quale nessuno osa chiederne conto. La battaglia che forze politiche – teoricamente di destra o sinistra ma sostanzialmente liberiste – conducono contro il reddito di cittadinanza fa parte di un conflitto più ampio: la guerra tra poveri che i cantori del Draghistan tendono ad alimentare. Perché i poveri in conflitto tra loro sono la miglior garanzia per la sopravvivenza dell’establishment stesso. E l’arma principale per procurar guerra tra disperati è la distrazione di massa. Ogni giorno si sbatte il mostro in prima pagina. Un rumeno, un camorrista, un evasore. Tutti percettori truffaldini del reddito. Persone deprecabili ma infinitamente meno pericolose dei vampiri che succhiano o dilapidano miliardi di denaro pubblico nel silenzio più o meno generale», ha denunciato Di Battista.
impossibile dargli torto.
altrettanto impossibile che quelle ragioni e verità inconfutabili vengano riportate in prima pagina su quella carta igienica definita stampa o nelle tv trasformate in cloache dove chiunque può raccontare panzane o con professionalità mistificare la realtà.
Vero tanti spechi , ma questo non vuol dire non guardiamo ad altro. Il RDC era facile da intuire che ci sarebbero state truffe, un paese che compra banchi a rotelle per far giocare gli studenti al “”BANCO SCONTRO” che stando ad indiscrezioni ha permesso ad un sig. come Arcuri che ha costruito 3 villaggi con campi da golf nel sud e ora sono boscaglia incolta e a lui ha dato la facoltà di comprare intascandosi con i suoi compari ben79 milioni di euro di compenso per mascherine inutilizzabili e pericolose ,che avrebbe anche potuto in pena pandemia aprire le cosiddette Primule, per fare vaccini facendo spendere inutilmente “”come dimostrato “” altri milioni “” e magari averne anche guadagni sproporzionati. E questo con il consenso di chi?…….
EMILIO . LO POTEVI DIRE CHE IL RDC COSI COM’E’ ERA SOTTOPOSTO A TRUFFE .
ANCHE I BANCHI A ROTELLE INUTILI MA SONO UTILI CHISSA’ PERCHE’ . ESISTONO IN TUTTA EUROPA E NEL MONDO DOVE SI STUDIA . MA A TE QUESTO AMBITO E’ SCONOSCIUTO SI LEGGE FRA LE RIGHE .PER IL RESTO C’E’ LA MAGISTRATURA DI MEZZO CHE APPURERA’ SE ARCURI HA RUBATO . CERTO SE NON HA FATTO L’ARSENIO LUPEN SPERO CHE TI DENUNCI PER QUELLO CHE HAI SCRITTO CON CERTEZZA .