Ha cercato di curarsi da solo con cortisone, antibiotico e altri medicinali, per guarire dal Covid, ma è morto venerdì nella propria casa dove abitava assieme alla moglie e i due figli di 6 e 10 anni.
Si tratta del 50enne Igor Devetak, no vax, che aveva deciso di curare febbre alta, tosse e problemi respiratori con le cure domiciliari. Tutta la famiglia è risultata positiva, compresa la suocera, la moglie e il suocero che sabato è stato ricoverato in ospedale per il peggioramento dell’infezione. «La famiglia – dicono alcuni conoscenti – ha preso paura dopo venerdì: il signore anziano stava peggiorando come Igor».
Igor Devetak, a capo di una piccola impresa e titolare assieme alla moglie di un bed & breakfast, prima di contrarre il coronavirus non aveva alcuna patologia. Una settimana fa era risultato positivo e sintomatico, e dopo essersi aggravato, i familiari avevano chiamato il 118. Ma gli operatori sanitari non sono riusciti a rianimarlo. Non è stata effettuata un’autopsia, ma pare che la causa del decesso sia proprio il Covid. Il 50enne potrebbe aver avuto un’embolia polmonare oppure essere andato in ipossigenazione, causando un infarto. Non è ancora chiaro inoltre quale medico abbia indicato a Devetak di seguire le cure domiciliari anziché adottare il protocollo contro il virus.
«Casi simili, ovvero di persone che preferiscono curarsi con il fai-da-te, ne capitano ogni giorno», commenta Alberto Peratoner, responsabile del 118 di Trieste. «Bisogna fidarsi della scienza», sottolinea l’anestesista, «della medicina e delle terapie scientificamente riconosciute: quelle domiciliari non lo sono e anzi, il cortisone, in particolare, nelle fasi preliminari, diventa pericoloso».