Dopo una settimana di ricovero in terapia sub-intensiva, Lorenzo Damiano – uno dei leader No Vax veneti – diventerà un testimonial pro-vaccini contro il Coronavirus.
L’uomo – già candidato sindaco a Conegliano con la lista Norimberga 2 – nei giorni scorsi era finito in ospedale dopo aver contratto il Covid-19 probabilmente in un viaggio a Medjugorje. Dapprima ricoverato in area medica, le sue condizioni si sono aggravate ed è stato necessario trasferirlo in terapia sub-intensiva. È uscito venerdì scorso dall’ospedale.
In un’intervista al Gazzettino di Treviso, ha raccontato: «Ho temuto il peggio e ho avuto tanta paura», ha spiegato, ringraziando più e più volte il personale sanitario dell’ospedale di Vittorio Veneto. Il suo cambio radicale di visione in merito ai vaccini è stato per lui un po’ come «una caduta da cavallo».
È disposto a diventare un testimonial per convincere le persone a vaccinarsi contro Covid-19: «Vorrei poter essere considerato un ambasciatore di pace. Tutto quello che è successo in questi due anni ha creato profonde divisioni nella società. Oggi mi sento di dire che bisogna appianare queste divisioni per il bene comune e chi le ha create chieda perdono».
Ai suoi ex compagni No vax «direi di credere nella scienza. A volte quello che non vogliamo capire la vita ce lo insegna facendoci passare per la via più stretta. Direi loro di vaccinarsi» ha detto ancora.
Damiano chiede perdono al Santo Padre, «che involontariamente ho offeso con le mie dichiarazioni contro i capi di Stato che appoggiano l’Oms, definendolo in modo scorretto, e alle persone che involontariamente ho offeso». Non pensa che chi oggi è ancora contrario ai vaccini lo possa considerare un «traditore». «Non ho fatto niente di male, non mi sono alleato con nessuno. Ho contratto il virus e non mi sento di aver tradito nessuno».
DRAGHHI E LA DESTRA HANNO ROTTO I COGLIONI.
SE NE DEVONO ANDARE A CASA,SE VOGLIAMO SALVARE L’ITALIA E GLI ITALIANI ONESTI.