Hostess muore a 32 anni di miocardite da Covid: non era vaccinata

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Elisa Chamen, ricoverata da 13 giorni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Giovanni Bosco, a Torino, con una grave miocardite provocata dal Covid, è morta venerdì mattina. Aveva deciso di non vaccinarsi.

La trentaduenne, originaria di Porossan, una frazione di Aosta, era risultata positiva dopo un tampone fatto in pronto soccorso all’ospedale Parini di Aosta dove si era presentata per tre episodi di sincope.

Dal 2010 era assistente di volo per la Blue Panorama Airlines e risultava residente ad Ajaccio, in Corsica. Da un paio di mesi, racconta un collega, la compagnia aerea aveva ridotto i voli ed Elisa lavorava di rado: ultimamente viveva in Valle d’Aosta con il marito e il figlio di due anni.

Dopo il ricovero al Parini le sue condizioni erano rapidamente peggiorate tanto che era stato deciso il suo trasferimento a Torino. Un’équipe medica era partita da Torino per sottoporla alla Ecmo in modo da stabilizzarla e permettere il trasporto al Giovanni Bosco dove è stata ricoverata nel reparto di rianimazione diretto dal dottor Sergio Livigni. L’hostess, subito prima che arrivasse l’équipe torinese, aveva subìto un arresto cardiaco ed era stata rianimata. I medici dell’ospedale di Torino erano riusciti a svegliarla pochi giorni dopo il ricovero ma le sue condizioni erano rimaste comunque molto gravi.

Per alcuni giorni la donna aveva risposto bene alle cure, tanto che i medici avevano potuto anche toglierla dalla circolazione extracorporea, ma l’8 dicembre la situazione è nuovamente peggiorata. Oltre alla miocardite la donna ha sviluppato anche una polmonite causata sempre dall’infezione da Covid. Giovedì la situazione è parsa ormai disperata, tanto che i medici hanno fatto arrivare da Aosta il marito della donna, anche lui positivo, perché potesse salutarla un’ultima volta.  

“Il rischio di miocarditi e pericarditi legate al Covid è 40 volte superiore rispetto a quello legato alle vaccinazioni – spiega il coordinatore dell’emergenza sanitaria valdostana, Luca Montagnani – Per le miocarditi associate alla vaccinazione, invece, il rischio è minimo: sono molto lievi e in pazienti generalmente adolescenti si curano con banali farmaci. Senza vaccino, invece, con una miocardite e il Covid si rischia di finire in rianimazione e in condizioni molto gravi”.

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