Liceo Plauto, ragazzo strattonato e sollevato per il collo da un poliziotto. Osa: repressione inaccettabile

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«Mi spezzi il braccio, fermati».

Così ha detto un ragazzo aggrappato ai cancelli del liceo Plauto, nel quartiere Spinaceto, mentre veniva strattonato e afferrato al collo, per poi essere trascinato all’interno dell’edificio scolastico. A tirarlo, secondo quanto ricostruito dai testimoni della scena, sarebbe un agente del commissariato locale.

Il video pubblicato dall’associazione Osa, Opposizione studentesca d’alternativa è accompagnato da un comunicato: «Questa mattina, al liceo Plauto, di fronte alla richiesta di assemblea straordinaria due nostri attivisti sono stati portati via dalla polizia e in questo momento sono chiusi dentro la scuola. È inaccettabile questo livello di repressione. Risponderemo con la lotta».

L’episodio è accaduto intorno alle 9 di lunedì mattina. Il ragazzo in primo piano nel video sarebbe un esterno alla scuola. Secondo quanto ricostruito dagli studenti presenti, insieme a lui sarebbero stati fermati una ragazza sempre non appartenente al liceo, e cinque o sei liceali del Plauto, tra cui i rappresentanti d’istituto che in quel momento erano intenti a terminare l’assemblea d’istituto.

Nel corso dell’intervento, un agente sarebbe stato buttato a terra «dopo essere entrato in contatto con un ragazzo che ha opposto resistenza». Lo rende noto la Questura di Roma. Poco dopo le ore 8 gli agenti, intervenuti sul posto, hanno constatato la presenza all’interno del cortile della scuola di alcuni studenti.Vicino al cancello «erano presenti 2 giovani non appartenenti all’Istituto Plauto: un ragazzo maggiorenne, con alcuni precedenti specifici, e una ragazza». I poliziotti, per agevolare l’uscita degli studenti che non intendevano partecipare all’occupazione, «sono entrati in contatto con il ragazzo che ha opposto resistenza: uno degli operatori è stato buttato a terra e un altro ha riportato alcune escoriazioni alle mani».

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