Biella, il questore Gianni Triolo si è suicidato nel suo ufficio. Il sindaco: ‘Una persona splendida e benvoluta da tutti’

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Gianni Triolo, 60 anni, questore di Biella venerdì mattina si è ucciso nella stanza della questura biellese di via Sant’Eusebio.

Sulla scrivania ha lasciato due bigliettini scritti a mano, poco prima di premere il grilletto della pistola d’ordinanza, per spiegare alla moglie e al figlio le ragioni del suo gesto estremo. Come ogni mattina, era arrivato presto in ufficio. E probabilmente aveva già l’intenzione di togliersi la vita. A nessuno aveva confidato il malessere per via del difficile periodo che stava attraversando, e nemmeno i suoi collaboratori più stretti se ne erano accorti.

A scoprire il corpo la donna delle pulizie, arrivata poco dopo di lui in questura, alle 7. Quando è entrata lo ha salutato, convinta che stesse lavorando a testa bassa sulla sua scrivania, ma quando si è avvicinata ha visto il sangue. Ha subito avvertito gli altri poliziotti e poi i carabinieri. 

Triolo era arrivato a Biella con l’inizio della pandemia ed era al primo incarico da questore. Originario di Pescara, era entrato in polizia nel 1987 dopo la laurea in Giurisprudenza. In servizio fino al 1991 al Reparto Mobile di Torino, era poi stato Dirigente dell’Ufficio Personale e Capo di Gabinetto della Questura di La Spezia, dove vive la sua famiglia. Successivamente ha diretto l’anticrimine della città ed è stato nominato vicario, ruolo che aveva ricoperto anche a Pisa. Era stato lui, una volta arrivato a Biella ad introdurre il daspo urbano.

«L’ho visto venerdì per l’ultima volta — ha dichiarato il sindaco Claudio Corradino —. Era all’incontro del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Non riesco a credere a ciò che è accaduto. Abbiamo sempre lavorato insieme. Era una persona gentile e piacevole. E, da figlio di poliziotto sono particolarmente toccato da questa notizia». 

Triolo è stato «un servitore dello Stato» ha commentato il viceministro biellese all’Economia, Gilberto Pichetto. «La sua morte lascia un incolmabile vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno avuto l’onore e il privilegio di lavorare con lui». 

Cordoglio arrivato anche da Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera. «La giornata si è aperta con una triste notizia, il suicidio del questore di Biella — ha dichiarato il parlamentare del Movimento 5 Stelle —. Un’occasione che ci fa riflettere sulla necessità di un costante supporto psicologico agli operatori del comparto sicurezza».

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