La pandemia di coronavirus finirà quando solo una volta che sarà endemizzata e con una campagna di vaccinazione globale. Uno scenario che può concretizzarsi tra sei mesi, ma anche tra diversi anni.
Lo sostiene Guido Rasi, ex Ema, consulente del generale Francesco Paolo Figliuolo e professore di microbiologia a Tor Vergata
In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a La Stampa, l’esperto ha spiegato che «abbiamo sempre ragionato come se stesse per finire, mentre siamo sempre più consapevoli che sia impossibile stabilire una data di conclusione della pandemia».
Secondo Rasi «la prospettiva non è necessariamente pessimista, ma la variante Omicron ci ricorda l’imprevedibilità della situazione». E se la variante prevalesse «potrebbe avere senso l’aggiornamento dei vaccini, senza dimenticare le varianti precedenti e provando ad anticipare le future colpendo nuove parti del virus oltre alla proteina Spike».
Per questo «la speranza è che arrivi una variante sufficientemente stabile ed evoluta da determinare un’endemizzazione della pandemia e facilitare la vaccinazione globale».
E quando potrebbe arrivare? «Nel 2022 come tra cinque anni». Nell’attesa bisogna affidarsi alla scienza: «Servirebbero dei veri antivirali, perché gli attuali sono insufficienti. Poi arriveranno due vaccini francesi, Valneva e Sanofi, mentre Sinovac e Sputnik non hanno fornito dati sufficienti e non fanno farmacovigilanza».
Il professore di microbiologia: «Servirebbero dei veri antivirali, perché gli attuali sono insufficienti»
— Open (@Open_gol) December 26, 2021
https://t.co/ROZFOMmQwj