«Questa sera in Pronto Soccorso mi sono fermato a parlare con i ragazzi della Croce Bianca: ‘A Milano nessuna pressione, solita routine’. Perché i media ci raccontano altro?».
È l’ultimo tweet pubblicato con tono polemico nella serata del 26 dicembre da Alberto Zangrillo, primario di anestesia al S. Raffaele di Milano.
In mattinata Zangrillo aveva scritto sempre sul social network: «SantoStefano, ore 10 a Milano. 200 metri di coda per alimentare le casse delle farmacie, il terrorismo giornalistico e certificare la morte del Paese».
Questa sera in Pronto Soccorso mi sono fermato a parlare con i ragazzi della Croce Bianca: “A Milano nessuna pressione, solita routine”.
Perché i media ci raccontano altro?— Alberto Zangrillo (@azangrillo) December 26, 2021
#SantoStefano, ore 10 a Milano.
200 metri di coda per alimentare le casse delle farmacie, il terrorismo giornalistico e certificare la morte del Paese. pic.twitter.com/fqcKSobjKy— Alberto Zangrillo (@azangrillo) December 26, 2021
Variante Omicron, Zangrillo contro scienziati e giornalisti ‘innamorati del covid’
“Quando il Paese sarà irrimediabilmente distrutto ne chiederemo ragione agli ‘scienziati’ e ai ‘giornalisti innamorati del covid 19”. Lo ha scritto il professor Alberto Zangrillo, in un post pubblicato su Twitter, criticando l’atteggiamento degli scienziati e dei giornalisti “innamorati del covid 19”, nella gestione dell’epidemia covid, ed in particolare in relazione alla variante Omicron. A ‘Notizie.com’ il primario del reparto Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano, ha dichiarato: “La gente sta a casa, ha paura ad andare nei negozi perché è stato detto e scritto che se si va fuori si prende la variante Omicron e si muore, invece è assolutamente falso”. “Qui se non ci diamo tutti una regolata, ma soprattutto voi media, l’Italia diventa una Paese povero e sempre di più, fino a quando non diventeremo l’oggetto dello shopping di altri paese che sono stati più intelligenti e competenti di noi” ha detto ancora. “Lo sa dove sono in questo momento? Sono in uno dei più bei negozi di Milano, ma è desolatamente e completamente vuoto”, ha aggiunto Zangrillo, affermando che lla responsabilità principale “è dei media”. Sempre su Twitter, l’esperto ha scritto: “A Milano gli assembramenti sono creati da persone in attesa di tampone fuori dalle farmacie. La paranoia da contagio, creata dai media, è una malattia incurabile”. Intervistato nelle scorse settimane dal ‘Quotidiano Nazionale’, Zangrillo aveva detto: “Io sono un medico intensivista, ho il diritto di raccontare quello che osservo. Anche perché la narrazione mediatica crea il panico e danneggia la salute mentale delle persone. Così si crea una generazione di fobici”. Alla domanda se Omicron non debba spaventarci, aveva risposto: “Bisogna essere razionali. L’autorità sanitaria sudafricana ha parlato di “variante particolarmente contagiosa”; ebbene, anche il raffreddore lo è. Non voglio minimizzare, ma occorre misurare le parole: stiamo uccidendo la socialità, la gente è frastornata”.