Pasquale Tridico considera l’attivazione dell’assegno unico per le famiglie «un’operazione straordinaria».
Intervistato da Il Messaggero, il presidente dell’Inps ha rivelato che gli assegni richiesti sono stati «nelle prime 48 ore 110 mila». Per Tridico la misura è «un punto di partenza, non di arrivo» per contrastare il calo demografico del Paese. Mentre con Banca d’Italia, spiega il numero uno dell’Inps, è stato siglato un accordo che garantisce «il pagamento tra il 15 e il 22 di marzo a quanti avranno fatto domanda entro il 28 di febbraio».
Per quanto riguarda le pensioni: «Nel triennio con Quota 100 si saranno pensionate circa 400 mila persone», ha detto il numero uno dell’ente previdenziale, per il quale si tratta di un numero di gran lunga inferiore alle stime iniziali. Con Quota 102, ha aggiunto Tridico, «usciranno poche migliaia di persone». Per questo l’Inps torna a proporre l’uscita a 64 anni con i contributi versati, una soluzione «di compromesso» quindi «si può anticipare l’uscita a 64 anni ottenendo solo la quota contributiva dell’assegno. Poi dai 67 anni si riceverebbe anche la parte retributiva». Tridico ha anche proposto di rendere gratuito il riscatto della laurea, perché spingerebbe i giovani a studiare e laurearsi, contribuendo così a sostenere le future pensioni.