Il Canone Rai resterà fino alla fine di quest’anno nella bolletta elettrica, dal 2023, verrà scorporato per rispondere a una esplicita richiesta dell’Europa.
Su laleggepertutti.it, si legge che in Parlamento è naufragata la proposta avanzata a fine 2021 di far pagare la tassa non solo ai possessori di un televisore ma anche ai proprietari di un dispositivo elettronico che consente di guardare i programmi via Internet come tablet e smartphone.
Chi ha beneficiato finora dell’esenzione dal versamento dell’imposta dovrà presentare una nuova richiesta, possibilmente entro la fine del mese di gennaio affinché l’esenzione copra tutto l’anno. Se la richiesta arriva dal 1° febbraio al 30 giugno, l’esenzione copre solo il secondo semestre; mentre dal 1° luglio al 31 gennaio, l’esenzione copre solo l’anno successivo.
L’esenzione spetta ai cittadini che hanno un’utenza elettrica ma non detengono alcun apparecchio televisivo in casa; a chi ha compiuto i 75 anni di età ed ha un reddito annuo non superiore a 8.000 euro; ai diplomatici ed i militari stranieri. La richiesta di esenzione va presentata entro il 31 gennaio affinché sia valida per tutto l’anno sotto forma di autocertificazione. Va inviata all’Agenzia delle Entrate: per via telematica, collegandosi al sito delle Entrate (agenziaentrate.gov.it, sezione Schede informative e servizi – Agevolazioni – Canone TV – Casi di esonero); tramite raccomandata, allegando una copia di un documento di identità, all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.
Il canone può essere pagato nella bolletta della luce i 90 euro diluiti in dieci rate da 9 euro l’una tra gennaio e ottobre, oppure con modello F24, tramite addebito sulla pensione. L’utilizzo del modello F24 è previsto nel caso in cui nessun familiare sia intestatario di un’utenza elettrica di tipo domestico-residenziale; per chi ha una fornitura di energia elettrica da parte di una rete non interconnessa con l’infrastruttura nazionale. L’addebito in pensione, si può fare solo previa richiesta all’ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente quello di competenza dell’imposta; e nell’anno precedente a quello in cui viene inviata la richiesta ha avuto un reddito pensionistico non superiore a 18.000 euro.
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