“L’apostolo delle élite – trasformatosi in un baleno in un novello Vittorio Emanuele III in cerca della sua Brindisi sul colle più prestigioso di Roma – non parla da 16 giorni”.
Lo ha scritto Alessandro Di Battista in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.
“Tace sperando che il silenzio lo avvicini al Quirinale. Tace per paura di dire altre corbellerie (tipo che la finanziaria è stata potente, che l’economia è ripartita o che ‘chi ha il GP ha la garanzia di stare tra persone non contagiose’). Tace perché di ‘politica’ e di ‘economia reale’ capisce poco o nulla e, soprattutto, non è abituato alla critiche. Crede che il miglior modo per salvarsi (ovvero ricevere l’agognata promozione sul campo, posto che l’Italia è stata trasformata in un campo di battaglia) sia occuparsi esclusivamente dei no-vax (pochi, grazie a Dio, rispetto alla stragrande maggioranza dei paesi europei), i “nemici” perfetti per un establishment che ha approvato leggi salva-ladri, che spinge per la privatizzazione dell’acqua, che ha pensato che nucleare e trivellazioni siano parte integrante della transizione ecologica, che non ha fatto nulla per contenere i contagi (zero aule nuove, zero potenziamento autobus, smart-working ignorato per mesi)” ha osservato l’ex esponente pentastellato.
“Oggi che l’Italia sta passando il suo momento peggiore (record contagi, confusione tra cittadini, caro-bollette, caro-carrello, conti bancari prosciugati da due anni di pandemia, code da terzo mondo per un tampone, speculazione sul prezzo dei tamponi) lui tace e manda avanti il fido Brunetta, lo stesso che ricevette in anteprima la letterina della BCE con i compitini poi realizzati da Monti e Fornero. Milioni di italiani costretti ad ascoltare Brunetta. È l’Italia dei migliori, d’altro canto. Sì, a darsi alla macchia!” ha concluso Di Battista.
Alessà porcazozza! Quello tace perché si è accorto che l’Italia è soggiogata da gruppi di poteri diversi che cozzano (sembra assurdo) con quelli da lui rappresentati nei decenni passati.
il marasma governativo istituzionale in cui l’Italia ammorba è figlio di quei poteri diversi ma convergenti nell’unico obiettivo di papparsi il RF alias PNRR.
Il tutto è leggibile dall’ascesa alla discesa del M5S che appena messe le mani su alcune tematiche è stato fulminato.