Omicron, Galli a La7: “La derubricazione a influenza non è realistica con questi numeri. La situazione dei contagi purtroppo si aggraverà”https://imasdk.googleapis.com/js/core/bridge3.495.1_it.html#goog_7213740890 seconds of 1 minute, 59 secondsVolume 100%
“Il dato di fatto è che questa variante ha completamente cambiato le carte in tavola, che si sta diffondendo molto e che si diffonderà ancora per un periodo significativo. Di fronte a questo, la cautela e la necessità di prendere provvedimenti di contenimento del fenomeno non ce li possiamo scrollare di dosso, piaccia o non piaccia. La derubricazione a influenza, con questi numeri, non è realistica”.
Lo ha detto a “Piazzapulita” (La7) l’infettivologo Massimo Galli.
“Credo che, ahimè, l’aggravamento della situazione stia nell’ordine delle cose: il numero dei casi sta aumentando e continuerà ad aumentare, creando seri problemi. Le cose, insomma, stanno andando in maniera decisamente preoccupante, perché in termini di infezioni la situazione è peggiore dell’anno scorso” ha osservato l’esperto.
Galli, ha contratto il Covid agli inizi di gennaio, ma continua ad avere ancora strascichi: “Certo, la fase acuta è passata, ma è stata una bella botta. A distanza di 10 giorni dall’inizio dei sintomi, non sono ancora io, anche se non sono un ragazzino: permangono mal di testa, doloretti, una grande stanchezza. Ti viene un po’ a uggia e a noia sentire qualcuno che continua a dire che Omicron sia una passeggiata. Dipende. Non lo è in modo assoluto e certo. E comunque è quanto basta per averci già messo di nuovo in seria difficoltà negli ospedali, perché, ad esempio, a Milano si sta riaprendo l’ospedale della Fiera, dopo qualche esitazione e qualche rallentamento. Insomma, è una realtà che avremmo voluto davvero lasciarci completamente alle spalle, ma non è stato così” ha concluso.
A “Zona Bianca”, spiegando le motivazioni per cui sostiene la necessità di fornire ogni giorno i numeri dei contagi, ha dichiarato: “Non c’è niente da nascondere e credo che la maggior parte degli infettivologi siano d’accordo con me. I numeri possono essere per certi versi parziali, per altri criticabili, ma cambiar marcia adesso non serve a niente, servirebbe solo a dare agli italiani l’impressione che si voglia nascondere qualcosa”.