Malore prima dell’anestesia, Doriana muore a 42 anni nello studio del dentista

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Doriana Scardigno, 42 anni, è morta in uno studio dentistico di Corato, in Puglia. 

Secondo quanto si apprende, la donna si sarebbe recata dal dentista per sottoporsi ad una visita odontoiatrica, le sarebbe stata somministrata una pre-anestesia e, a quel punto, avrebbe avuto un malore. Inutili i tentativi di salvarla da parte del personale del servizio 118 che ha provato a rianimarla per 40 minuti. 

Sul caso stanno indagando i carabinieri di Corato e Molfetta, coordinati dalla Procura di Trani che ipotizza il reato di omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, il dentista. Intanto, la salma è stata condotta all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari per l’autopsia disposta dal magistrato. Gli accertamenti medico legali dovranno chiarire se si è trattato di una fatalità indipendente dalla somministrazione dell’anestetico oppure di uno shock anafilattico dovuto al farmaco. La 42enne non soffriva di alcuna patologia.

Doriana Scardigno, originaria di Molfetta, architetto molto conosciuta nella zona, viene ricordata così da un’amica su Facebook: “Sono le 3.30 di un quasi venerdì, gelido e pungente. Avete presente una lama affilata che con precisione maniacale vi squarcia il cuore? Ecco, quella lama ha trafitto me, togliendo quella luce immensa che Doriana sapeva regalare. Progettava i sogni degli altri, i suoi un pochino meno. Maniaca della bellezza, dei tramonti,dei paesaggi e delle foto artistiche. Un panettone diventava un’opera d’arte. Era colorata e non per il trucco perfetto anche di notte o alle terme o al mare. Era colorata perché lo era la sua anima un pochino ribelle e irrequieta come me. Una mezza pazza di architetto stravagante che mi mancherà come l’aria. Il tuo cuore si è fermato all’improvviso, e i nostri, da oggi, avranno un battito in meno. Finalmente potrai perdonarti tutte le volte che non ti sei sentita abbastanza. Sappi che per qualcuno eri un pezzo di mondo. Come quello che avremmo girato io e te piano piano, anche con la dentiera. Mi manchi già. La mia Doris”.

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