«Forse sbaglierò, ma il prossimo Presidente della Repubblica sarà Mario Draghi».
Lo ha detto Alessandro Di Battista a ‘Di Martedì su La7.
«Berlusconi non sarà Presidente. È entrato in politica per non finire in galera. È sul viale del tramonto politico», ha aggiunto Di Battista.
Di Battista: «Non credo che Berlusconi ce la farà. Ma temo che il berlusconismo ce la stia facendo»
«In teoria è quasi tutto aperto. In pratica viviamo in un deserto. Saracinesche abbassate, ristoranti vuoti, negozi in crisi. Ma nel Paese alla rovescia si parla molto più di Berlusconi Presidente della Repubblica.
Le mafie fanno affari d’oro grazie alla crisi economica. Gli strozzini si moltiplicano così come la sofferenza di imprenditori disperati costretti a rivolgersi agli usurai. Ma nel Paese alla rovescia si parla di Berlusconi Presidente della Repubblica».
Così su Facebook l’ex deputato del M5S, Alessandro Di Battista.
«Disturbi mentali, ansia, panico e depressione sono sempre più una piaga. Molti bambini vivono male, molti adolescenti praticano autolesionismo perché cercano di contenere dolori più grandi e decine di migliaia di persone non possono permettersi percorsi di psicoterapia. Ma nel Paese alla rovescia si parla di Berlusconi Presidente della Repubblica.
“La parola mafia è sparita dall’agenda politica del Governo” sostiene il procuratore Nicola Gratteri, ma nel Paese alla rovescia si parla della lettera inviata da Verdini a Confalonieri e Dell’Utri sulla strategia per eleggere Berlusconi. Una lettera scritta da un pregiudicato e inviata ad un altro pregiudicato (tra l’altro per reati di mafia) e che riguarda l’elezione di un terzo pregiudicato a Capo dello Stato. Da vomito.
Migliaia di genitori sono abbandonati e fanno salti mortali per mettere insieme lavoro, educazione, gioco e quarantena. Ma nel Paese alla rovescia si parla soprattutto di Berlusconi Presidente della Repubblica.
Nelle ultime settimane sono uscite notizie sconvolgenti sulla morte di David Rossi. Un colonnello dei carabinieri sostiene che fu il pm a inquinare la scena del (sempre meno probabile) suicidio di David Rossi. Ma nel Paese alla rovescia si fanno molti più speciali su Berlusconi al Quirinale che sul disastro MPS», si legge ancora nel post dell’ex parlamentare.
“La parola mafia è sparita dall’agenda politica del Governo” sostiene il procuratore Nicola Gratteri, ma nel Paese alla rovescia si parla della lettera inviata da Verdini a Confalonieri e Dell’Utri sulla strategia per eleggere Berlusconi. Una lettera scritta da un pregiudicato e inviata ad un altro pregiudicato (tra l’altro per reati di mafia) e che riguarda l’elezione di un terzo pregiudicato a Capo dello Stato. Da vomito.
NULLA DI PIU’ CHIARO…..QUASI DA FAR SENTIRE DI BATTISTA UNO DI NOI !!! bravo !!