“Se Zelensky diventa un ostacolo alla pace, per me deve essere abbandonato. Noi siamo come Putin, se Putin è un mostro lo siamo anche noi”.
Così il professor Alessandro Orsini intervenendo a Piazzapulita.
“Avevo un’ammirazione sconfinata per Zelensky, era una sorta di supereroe per me”, ha detto riferendosi al presidente ucraino. “Ma la mia percezione adesso sta cambiando. Se Zelensky diventa un ostacolo alla pace, per me deve essere abbandonato. Zelensky preferisce la terza guerra mondiale pur di non rimanere solo contro la Russia. Sta assumendo una postura che non mi piace, lo vedo come un pericolo per la pace”, ha osservato il professore di sociologia del terrorismo internazionale.
“Zelensky va isolato, come Boris Johnson: il premier britannico è il più guerrafondaio dei leader europeisti, l’Unione Europea si sta facendo guidare da Johnson, che è stato messo lì per fare la Brexit”, dice.
“Io dico che per fortuna non siamo nella terza guerra mondiale, altrimenti ce ne accorgeremmo tutti. – ha anche detto Orsini – La mia preoccupazione è non tanto la vicepremier ucraina che è una pedina minore in questo momento. La mia preoccupazione è l’Europa perché non sa fare la guerra, ma non sa fare nemmeno la pace. E questo consegna l’Ucraina alla tragedia”.
“Bisogna smettere di demonizzare l’avversario politico e bisogna trasformarlo in una persona come noi, con interessi economici e valori politici da difendere. L’ultima mossa è l’umanizzazione del nemico: queste sono le condizioni per sedersi al tavolo della pace. Noi siamo come Putin, se Putin è un mostro lo siamo anche noi”, dice Orsini ricordando la guerra in Iraq del 2003 e le operazioni compiute dalla coalizione occidentale.
“Se noi europei non facciamo la guerra, gli ucraini saranno uccisi e sconfitti. Ma saranno uccisi e sconfitti anche se noi non facciamo la pace. E la pace si fa attraverso tre mosse fondamentali. La prima è smettere di demonizzare l’avversario politico, cioè di rappresentarlo come un animale, come ha fatto il ministro Di Maio. La seconda mossa è normalizzare il nemico politico, cioè trasformarlo in una persona normale, come noi, che ha interessi economici e valori politici da difendere, proprio come noi. L’ultima mossa è l’umanizzazione dell’avversario che non è un porco, una bestia o un vere schifoso”.
Una analisi, finalmente, PERFETTA ed onesta. Non dimentichiamoci, intanto che Zelensky e’ STAO MESSO LI? cun un COLPO DI STATO nel 2014 e li’ mantenuto con una propaganda martellante, alla nazista. Cosa asseverata, soprattutto, dalle BANDE NAZISTE ucraine, preposte, in parole spicce, alla PULIZIA ETNICA. E la Storia ne sara’ testimone.
Mi permetta , professore ma tutte tre le mosse che lei sta nominando mi sembra che sono già state fate , e ogni volta Putin sembrava che volesse collaborare , ma a fatti si comportava molto diversamente come abbiamo potuto notare . Poi per contribuire ad una riflessione maggiore : Supponiamo anche si potesse arrivare ad un Patto , lei come se lo immagina un Putin cittadino ? , perchè io faccio fatica a vederlo stare bravo e buono in mezzo agli altri comuni mortali . Ormai ha compromesso il suo status e probabilmente un motivo in più per non fermarsi . Altrimenti come si spiega che dal momento che l’Ucraina non è più interessata a farne parte dalla NATO , (motivo teorico per cui lui avrebbe iniziato la guerra) e lui adesso di PACE non ne vuole sapere ! ?
ma se qualcuno chiede una cosa,e l’altro ovviamente dice no,la mediazione si fa per fare incontrare le due parti,NON per prendere la parte di uno perchè facendo così NON c’è mediazione ma presa di posizione contro una parte o no?