Caso Orsini, Gad Lerner: «Non sarebbe male se un bollino segnalasse al telespettatore chi è l’ospite retribuito e chi il volontario»

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«Quando facevo i talk show non pagavo gli opinionisti: venivano per passione a spiegare le loro idee. I tempi cambiano. Ma non sarebbe male se un bollino segnalasse al telespettatore chi è l’ospite retribuito e chi il volontario
Viva la libertà d’opinione, viva la trasparenza».

Gad Lerner ha espanso in questo modo nei giorni scorsi, su Twitter, la sua riflessione sul caso Orsini.

Numerose le reazioni. Tra queste un utente ha scritto in un commento: «Ma perché compenso deve essere equiparato a parzialità o scorrettezza? Non sono d’accordo, l’onestà intellettuale va al di là». Immediata la risposta del giornalista: «Non dubito dell’onestà intellettuale di chi viene retribuito. Ma è sempre interessante distinguere una prestazione retribuita da un contributo volontario quando nel libero confronto si delineano le parti in commedia».

«Non mi scandalizza che un ospite venga pagato, giornalista o professionista nel suo campo. A volte certe polemiche sono sterili e lasciano il tempo che trovano. Non credo che lei non chieda un fee per la sua partecipazione», ha commentato poi un altro utente di Twitter. Al quale, Lerner ha ribattuto: «Non chiedo nessun fee quando vado ospite ai talk show. Magari in futuro cambierò idea, nel caso glielo farò sapere».

In un altro tweet pubblicato successivamente da Lerner si legge: «Sul caso #Orsini è proprio il caso di dirglielo, alla #Rai: Peggio il tacon del buso #cartabianca»

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