Orsini: ‘La Nato prima ha provocato Putin, poi vigliaccamente è scappata’

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“La Nato prima ha provocato Putin assicurando all’Ucraina che l’avrebbe difesa, poi vigliaccamente è scappata. Ci sono 3 grandi vigliacchi: la Nato, l’Ue e gli Stati Uniti. Dobbiamo acquisire la consapevolezza che siamo grandi vigliacchi e stiamo mandando al macello gli ucraini”.

Così il professor Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, intervenendo a Cartabianca su Rai3, dopo la decisione di tornare in trasmissione senza ricevere alcun compenso.

Orsini è stato elogiato per le sue recenti affermazioni dall’agenzia russa Tass: “E’ stato il più grande onore della mia carriera e della mia vita di studioso”. “Il nemico mi percepisce come un uomo leale che dice la verità e che è disposto a riconoscere gli errori della sua parte. Per me è un grande onore, la missione profonda di uno studioso è dire sempre la verità senza paura di essere condannato o licenziato. Io non ho posizioni favorevoli alla Russia, io sono l’unico filoeuropeo: la priorità è la salvaguardia del territorio europeo e la difesa della vita dei cittadini europei”, ha spiegato Orsini.

“Ho sempre detto che Putin è l’aggressore e Zelensky è l’aggredito. Ho sempre condannato l’invasione. La mia analisi ha scatenato reazioni veementi per due ragioni. La prima è una ragione psicologica, le persone hanno paura che quello che dico sia vero. La gente ha paura che l’Ue abbia commesso errori gravissimi, che le nostre politiche espansive abbiano avuto un ruolo in questa crisi, che Putin non sia pazzo e che quindi siamo costretti ad assumerci responsabilità. La riflessione sulle cause è vitale per il futuro dell’Europa. Viviamo un delirio collettivo in cui vengo rappresentato come un estremista e invece sono l’unico moderato”, ha aggiunto.

“Sono scettico” sull’esito dei colloqui di Istanbul tra le delegazioni di Kiev e Mosca – ha continuato Orsini – in quanto “Putin non può fermarsi finché non ha raggiunto il suo obiettivo. Putin ha utilizzato questo trucco anche altrove, cerca di ammorbidire gli interlocutori. Si combatte finché non avrà eliminato l’esercito ucraino dal Donbass. Putin è entrato in Ucraina con un obiettivo minimo, il Donbass, e l’obiettivo massimo, tutta l’Ucraina. Sotto l’obiettivo minimo lui pensa che sia una sconfitta: se fa la pace, tra 3 mesi può scoppiare di nuovo la guerra”, afferma.

1 COMMENT

  1. comunque, bisogna farla finita di raccontare teorie o presunte verità su chi fomenta o pianifica i presupposti per scatenare le guerre tra popoli e nazioni, l’unico motivo è economico-finanziario, le altre motivazioni storiche, politiche, religiose, razziali, geografiche ecc… sono pretestuose puttanate utili a ingannare le masse.
    In tutto ciò parte consistente del giornalismo fa da cassa di risonanza mediatica ai guerrafondai diventandone complice; tutte o quasi le trasmissioni TV (peggio la carta stampata) trattano l’argomento con tuttologi azzeccagarbugli, cazzari ideologizzati e storici cervellotici di fantapolitica, quando lo sanno pure i sassi il solo motivo per mandare al macello decine di migliaia di giovani uomini spendendo miliardi è un cinico e calcolato investimento economico e finanziario che produrrà ricchezza e potere.
    Domanda, perché i giornalisti prendono per il culo la massa dei lettori e ascoltatori con ore ed ore di elucubrazioni mentali e immagini truculente?

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