“Riapriremo subito dopo Pasqua la nostra ambasciata a Kiev”.
Lo ha deciso il ministro Luigi Di Maio dopo la riunione di coordinamento di questa mattina alla Farnesina per fare il punto sulla guerra in Ucraina. “Siamo stati gli ultimi ad andare via da Kiev e saremo tra i primi a tornarci”, ha detto Di Maio all’Unità di Crisi insieme all’ambasciatore Zazo in collegamento da Leopoli e all’ambasciatore Starace da Mosca.
“Un altro gesto per dimostrare sostegno al popolo ucraino, un modo concreto per affermare che deve prevalere la diplomazia – ha ribadito il titolare della Farnesina – Nei prossimi giorni verranno effettuati tutti i controlli necessari per il trasferimento a Kiev, tutto dovrà essere fatto in condizioni di sicurezza e in coordinamento con gli altri partner europei”.
“Allo stesso tempo – ha detto – dobbiamo intensificare il pressing diplomatico per portare Putin al tavolo della mediazione e arrivare intanto a un cessate il fuoco”.
Ucraina, Di Maio: «Dobbiamo aspettarci una guerra lunga»
«Se mentre ci sono le trattative si vedono immagini del genere, di missili lanciati su donne e bambini, è ovvio che le trattative si allungano». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in collegamento con la trasmissione di Rete 4 ‘Diario di Guerra’: «Dobbiamo aspettarci una guerra lunga».
Di Maio: “Da Zelensky aperture clamorose, ma Putin avanza con carri armati”
Volodymyr Zelensky “ha fatto delle aperture clamorose”, “aperture enormi”, mentre Vladimir Putin “continua ad avanzare con carri armati e missili”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il presidente ucraino “ha fatto delle aperture clamorose, ha detto ‘l’Ucraina non entra più nella Nato e siamo pronti a un accordo sulla neutralità’, ha detto che è pronto a discutere su Crimea e Donbass – ha affermato Di Maio – Zelensky ha fatto delle aperture enormi, partendo dal presupposto che è stato eletto dal popolo ucraino e il Paese è degli ucraini e Putin l’ha invaso, e nonostante queste aperture Putin continua ad avanzare con carri armati e missili”.