“Ho detto che la strategia dell’Europa di mandare armi avrebbe portato ad una mattanza e i fatti mi hanno dato ragione. Da quando abbiamo dato armi all’Ucraina abbiamo avuto molti più morti tra i civili e tra i soldati, molte più fosse comuni e molte più città devastate”.

Così Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, intervenendo a Cartabianca, su Rai3.

“Prima di essere linciato, io non ho mai detto che dobbiamo rimanere con le mani in mano e stare a guardare senza dare le armi. Ho detto che serviva una strategia totalmente diversa, ma non ho mai detto che bisognava rimanere fermi senza far nulla”, ha spiegato ancora.

“Credo che Putin cercherà di conquistare il Donbass, non è escluso che decida poi di puntare su Kiev. C’è un elemento di speranza, che richiede un’assunzione di responsabilità da parte dell’Europa”, ha detto Orsini. “Putin è entrato in Ucraina con un obiettivo minimo, il Donbass, e un obiettivo massimo, tutta l’Ucraina. Cercherà di assicurarsi il Donbass, poi quello che farà nei confronti di Kiev dipende in larga parte da noi. Se non abbiamo la capacità di stabilire un dialogo vero con Putin, le probabilità che lui possa decidere di puntare su Kiev e di conquistarla interamente aumenteranno”, ha affermato ancora.

“Credo siamo andati troppo avanti e sia troppo tardi. Adesso penso sia molto difficile fermare Putin a questo. Dobbiamo evitare di fornirgli incentivi e punti anche su Kiev. Donbass e Crimea se li sta prendendo, è improprio dire che bisogna lasciarglieli”, ha aggiunto il professore.

Ucraina, Orsini: «La strategia dell’invio delle armi è già fallita: per ogni mitragliatore dall’Europa ne arriveranno mille dalla Russia»

«NEOLOGISMI – Il sindaco di Mariupol dice che i civili uccisi dall’esercito di Putin sono addirittura 10mila e che i cadaveri “ricoprono a tappeto le strade della città”. Dice pure che il bilancio delle vittime potrebbe essere di oltre 20mila. E’ la conferma che: “La Russia può sventrare l’Ucraina come e quando vuole”».

Così in un post su Facebook il professor Alessandro Orsini.

«E i governi dell’Unione Europea a dire che: “Più armi inviate all’Ucraina significa pace assai vicina”. Per ogni mitragliatore dall’Europa ne arriveranno mille dalla Russia, e anche questo si è verificato.
La strategia dell’invio delle armi per fermare la guerra è già fallita.
Un tempo le persone venivano stordite con i telefilm americani.
Oggi con la filastrocca putiniani-filoamericani.
Filastroccare per impedire di pensare», conclude il post.