«Il governo italiano è tra i principali ostacoli per la pace in Ucraina. Draghi è il Lukashenko di Biden. Come la Bielorussia è uno Stato satellite della Russia così l’Italia lo è degli Stati Uniti. Io vengo massacrato ma io voglio più libertà di espressione nel nostro Paese».
Così Alessandro Orsini, ospite di Massimo Giletti a Non è l’arena, su La7.
«Io ho sempre condannato con tutte le mie forze Putin. Io critico il governo Draghi perché penso che è un governo di burattini nelle mani della Casa Bianca, sono d’accordo con Putin su questo. Biden dice che Putin è un macellaio e subito dopo Di Maio dice che è un animale. Com’è possibile che, nelle dichiarazioni sulla guerra, venga sempre prima Biden e dopo Draghi?» ha affermato il professore.
«Il governo Draghi è inumano, se ci limitiamo a mandare armi trasformiamo l’Ucraina in un nuovo Vietnam. L’Italia deve creare una rottura politica momentanea in seno all’Ue» ha affermato Orsini «L’Unione europea sta andando verso il precipizio. L’Italia deve rendersi disponibile al riconoscimento del Donbass. Il dramma è che noi parliamo di pace ma non abbiamo mai avviato la trattativa per la pace. Sono dei gran furbi. Draghi non ha mai fatto proposte, e nemmeno Biden. Quindi sono corresponsabili».
Rispondendo poi alle domande sull’ipotesi di una discesa in campo in politica con il Movimento 5 Stelle, Orsini ha detto: «È una bufala. Non l’ho voluta smentire per prendermi gioco dei miei detrattori. Il Movimento 5 Stelle non mi ha mai contattato. In questi giorni mi sono fatto un sacco di risate». « Le persone a me vicine mi hanno consigliato di smentire, perché si trattava di una voce messa in giro per screditarmi. Io mi sono fatto un sacco di risate», ha aggiunto.
Quanto alle sue parole relative ai «bambini che possono essere felice in una dittatura», il docente ha detto: «Nella mia famiglia ci sono persone di religione ebraica, io sono antifascista. I miei detrattori sono grandissimi disonesti: le mie parole erano una critica all’Occidente che ha le mani sporche di sangue per bambini massacrati in Siria, in Iraq e Afghanistan. La mia frase sui bambini in dittatura era riferita al Medio Oriente. I furbi e disonesti hanno spostato l’attenzione sul fascismo, io non ho mai parlato di fascismo».